Moratti: più nauseato di mio padre

MILANO - «No, no, ma cosa barattare...». Massimo Moratti vuole tutto, campionato, Champions League e pure la coppa Italia, con l'Inter impegnata stasera per il ritorno della semifinale contro la Fiorentina. «Vorrei ben vedere, ci crediamo senza dubbio», risponde il presidente nerazzurro a chi gli chiede se l'Inter ha il dovere di credere ancora nello scudetto. Prima, però, fa i complimenti alla Roma: «È in testa e se lo merita - spiega - ha fatto una buona gara con l'Atalanta e in generale ha fatto bene nel girone di ritorno dimostrando una continuità notevole». Moratti è convinto che «a questo punto sarà decisiva l'ultima giornata» quando la Roma giocherà in trasferta contro il Chievo e l'Inter farà visita al Siena, città dove ha festeggiato lo scudetto del 2007. In serata il presidente si è lasciato andare a uno sfogo, sostendendo che l'intossicazione da calcio che nel '68 portò suo padre Angelo Moratti a vendere l'Inter è superata da quella attuale. «Adesso è un milione di volte di più» ha detto Massimo, come ad annunciare una prossima uscita dalla società. Nel pieno della corsa venerdì arriva la Juventus e Dejan Stankovic dovrebbe farcela a essere in campo. Il serbo non è stato convocato per la partita di oggi, così come Ricardo Quaresma. Ci sarà invece Thiago Motta per una partita che potrebbe dare all'Inter la prima finale dell'anno o cancellare il primo obiettivo della stagione. Per la Fiorentina vale doppio: finale e accesso all'Europa League.