Il Frosinone può sorridere
Afare la differenza, probabilmente, è stata la maggiore determinazione dei biancocelesti, che necessitavano di punti per continuare la corsa verso i playoff. Tutto ciò è stato evidente fin dai primi minuti. I ragazzi di Sesena sono partiti con il piglio giusto e inevitabilmente la prima occasione della partita è capitata sulla testa di Di Mario, il quale, anticipato di un soffio Pena, il migliore dei suoi, ha deviato la palla di poco sopra la traversa. Eppure, a passare in vantaggio sono stati i giallorossi: azione insistita sulla destra di Pettinari, autore di una prestazione piuttosto opaca, cross perfetto di Mladen e incornata vincente di Sciarra. Nella ripresa la musica è cambiata radicalmente. Dopo solo otto minuti di gioco, Ceccarelli, il migliore in campo, viene atterrato e per l'arbitro, protagonista di una conduzione di gara modesta, non ci sono dubbi: è rigore. Lo stesso numero dieci realizza il gol che permette alla Lazio di pareggiare. Passano soltanto cinque minuti e i biancocelesti trovano la rete che spegne le speranze di una Roma davvero poco ispirata: sugli sviluppi di un calcio d'angolo la palla arriva a Zampa, il quale con l'esterno destro batte l'incolpevole portiere giallorosso. La reazione della Roma è sterile e l'unica occasione del secondo tempo capita sui piedi di Citro, che, per ben due volte nella stessa azione, non riesce a superare Iannarilli. Per la Lazio tre punti fondamentali, per la Roma la rabbia di aver perso la possibilità di vincere tutti i derby stagionali.