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A New York tutti pazzi per Gallinari che trascina i Knicks nel campionato di basket Nba

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E'lontano il giorno in cui Danilo Gallinari da Sant'Angelo Lodigiano aveva dovuto ricacciare indietro i fischi dell'arena della «Grande Mela» quando David Stern, il commissioner della Nba, aveva confermato che la squadra di Mike D'Antoni aveva deciso di puntare forte su di lui chiamandolo al draft del 2008 con il numero 6. Gente difficile quella di New York che, con i tifosi vip Spike Lee e Woody Allen in testa, non capiva perché i Knicks avessero dovuto puntare forte su questo «paisà» semi sconosciuto. E dopo una stagione fatta di tormenti, la prima, culminata con l'operazione alla schiena, al suo secondo campionato nella Nba Gallinari ha scacciato i dubbi. I Knicks non vanno per niente bene, il playoff ormai è andato, ma le meraviglie del Gallo sono la quasi quotidiana consolazione per i fans della franchigia della Grande Mela. Come i 31 punti, carrier high del ragazzino lombardo, infilati nella sfida contro i Boston Celtics. Gallinari ha preso per mano i titubanti compagni ed assieme a David Lee, centrone dalla mano dolce, li ha guidati ad un successo di prestigio. 10/15 dal campo (1/4 da 3 punti) e 10/11 ai liberi in 33'39" da titolare per il Gallo che ha aggiunto anche 5 rimbalzi e 2 assist. «E' stata una vittoria importante - ha dichiarato a Il Tempo il giocatore azzurro - perché arrivata contro Boston, squadra che punta al titolo. Il career high? Fa piacere ma soprattutto perché la mia prestazione è servita a portare a casa una vittoria prestigiosa in una stagione abbastanza difficile per noi. Ho messo a segno il tiro del sorpasso definitivo. Quando è partito mi pareva un pò corto, ma è entrato e me lo tengo stretto tra i ricordi più belli».

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