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La Semenya torna in pista

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FabianaPellegrino La soap opera continua. La vicenda sportiva di Caster Semenya assomiglia a un fogliettone ottocentesco, un romanzo d'appendice a puntate con un nuovo, prevedibile, colpo di scena. Niente vie legali, piuttosto l'attesa, più o meno paziente, della promessa liberazione che dovrebbe arrivare a giugno. Caster torna ai blocchi e segna sul calendario data e luogo del ritorno: 24 giugno a Saragozza. Un appuntamento che rispetta in pieno lo stop della federatletica sudafricana che il 31 marzo aveva definitivamente messo in stand-by l'oro degli 800 metri berlinesi. L'Asa sta aspettando i famosi risultati dei test sessuali a cui la Iaaf aveva sottoposto l'atleta subito dopo il clamoroso record di 1'56"72 ottenuto ai Mondiali. La Semenya corre come un uomo, si disse ormai quasi un anno fa, e da lì all'inizio della soap opera internazionale il passo è stato breve. Un botta e risposta durato otto mesi che appena qualche giorno fa si è riacceso con l'annuncio shock della 19enne sudafricana che, stanca di stare in panchina da Berlino, aveva detto, convinta, che sarebbe tornata a gareggiare. Quindi l'esclusione dalla competizione di Stellenbosch la settimana scorsa, il «no» dell'Asa a un suo eventuale ritorno e la minaccia dell'atleta di ricorrere a vie legali. Ieri, poi, un comunicato diffuso dalla stessa Semenya in cui dichiara di accettare lo stop della federatletica fino alla diffusione dei risultati dei test, mettendo però un'ipoteca concreta sul suo ritorno in pista per fine giugno. Nonostante si parli da tempo ufficiosamente del suo ermafroditismo, Caster ha ribadito di essere una donna al 100%. «In base alle indicazioni mediche e legali, sono fermamente convinta che non esistano elementi tali da impedirmi di partecipare alle competizioni femminili di atletica leggera». Sul fermo deciso dall'Asa fino a giugno, la 19enne ribadisce che «la scelta di non farmi gareggiare la scorsa settimana a Stellenbosch è stata scorretta ed errata», aggiungendo la sua ferma convinzione di rientrare in pista in estate. L'atleta ha apprezzato la posizione di garante che l'Asa ha assunto. La federazione, dice la Semenya, «si assicurerà che la Iaaf porti a termine i procedimenti per l'inizio di giugno». L'appuntamento, dunque, è con il meeting Eaa di Saragozza del 24 giugno, quando ormai ogni dubbio sessuale dovrebbe essersi già sciolto definitivamente.

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