Inarrestabile Roma
BARI - Basta il tridente per continuare a sognare. Totti, Toni, Vucinic: tre tocchi in un'azione e la Roma si porta a casa l'intera posta da Bari. Un campo dove finora avevano vinto solo Cagliari e Milan. Per la prima volta in questo campionato i giallorossi balzano anche al comando della classifica e ci restano undici minuti. Prove tecniche di sorpasso sull'Inter, che a San Siro si sbarazza del Bologna e resta davanti di un punto a sei giornate dal termine. Pasqua serena per tutte e tre le contendenti, lo scudetto si deciderà nel rettilineo finale, con il Milan in piena corsa dopo la vittoria di Cagliari che lo tiene a due punti da una Roma inarrestabile. Sono ventidue i risultati utili consecutivi in campionato, sedici vittorie e sei pareggi. Continua la cavalcata magica di Ranieri che ha confermato le previsioni schierando il tridente «pesante». Totti si muove alle spalle e a fianco dell'amico mondiale Toni, Vucinic va a sinistra e un instancabile Taddei parte qualche metro più indietro dalla parte opposta: è un 4-4-2 «tendente» al 4-3-3. La Roma fa da subito la partita, il Bari colpisce in contropiede e al 9' Barreto viene stoppato da un recupero miracoloso di Burdisso. La risposta della Roma è una «carezza» di Totti sulla testa di Toni che sbaglia un gol che solitamente per lui è facile. De Rossi lo imita al 18' fallendo un rigore in movimento su assist di Vucinic. Un minuto dopo il capolavoro del tridente fa esplodere la curva romanista: Totti per Toni che prolunga verso Vucinic, il montenegrino non sbaglia e porta la Roma al comando per undici minuti, quelli che passano tra il vantaggio giallorosso e il gol di Thiago Motta a Milano. La squadra di Ranieri insiste e sfiora il raddoppio grazie a una giocata di Toni, la difesa regge l'urto del Bari, l'unico a impensierire è l'ex Alvarez, velocissimo e imprendibile per Riise. Nella ripresa Ventura manda in campo subito Rivas al posto del deludente Kamata. La Roma si affida alla regia di Pizarro, una sicurezza, va a cercare spesso Totti e continua a cercare il raddoppio. Il primo ritocco di Ranieri è Baptista al posto di Vucinic. Il brasiliano va a sinistra e il modulo non cambia, neanche quando a venti minuti dalla fine il tecnico decide di coprirsi: fuori il capitano e dentro Brighi che va a giocare alle spalle di Toni. Il Bari ridà segni di vita e alla mezzora sfiora il pareggio con Barreto. Nella circostanza è Julio Sergio a salvare con il primo intervento della partita, non perfetto ma efficace. Ventura toglie Castillo, fischiatissimo, e De Vezze (altro ex romanista), dentro Sestu e Allegretti. Ma il Bari non ne ha più e la Roma controlla prima di andare a raccogliere l'abbraccio della gente romanista in delirio. Il sogno continua.