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Ranieri: adesso saranno sei finali

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dall'inviato BARI La potenza è nulla senza controllo, diceva il famoso spot. La Roma è la conferma: è uscita a tutta velocita dal «curvone» e, imboccato il rettilineo, non ha sbandato. Grazie a Ranieri ora la squadra sa quando affondare il piede sull'acceleratore e quando toccare appena il freno per correggere la traiettoria e continuare dritta verso il traguardo. Per arrivarci in testa mancano sei partite, «e noi dobbiamo provare a vincerle tutte - dice il tecnico giallorosso - sappiamo che non dipende solo da noi e che fino a quando resta in testa, l'Inter è favorita. Ma ci si è aperto il portone dello scudetto e vogliamo giocarcela fino in fondo anche se davanti abbiamo una superpotenza. Mourinho ha un grande organico per affrontare più competizioni, gli auguro di vincere la Champions e di lasciare qualcosa in Italia». Ma la Roma ha tanta benzina da utilizzare in questa volata emozionante. Ranieri la chiama «entusiasmo e adrenalina da vendere: stiamo bene fisicamente, non avremo nessun calo e non subiremo la pressione. Siamo sereni dopo questa vittoria - riconosce il tecnico giallorosso - ma lo saremmo stati di più se Inter e Milan non avessero vinto. Il Bari ci ha messo in difficoltà con le loro quattro punte e devo fare un applauso a tutta la mia squadra». L'esperimento tridente ha funzionato, «grazie agli attaccanti che si sono sacrificati e agli altri: era tutto sulle spalle di De Rossi e Taddei. A Totti ho detto di posizionarsi dove voleva, lui è talento, fantasia, non mi piace ingabbiarlo. Se vogliamo parlare di modulo diciamo che il capitano e Vucinic giocavano intorno a Toni, ognuno con le sue caratteristiche. Totti l'ho cambiato perché si è allenato solo dieci giorni con noi. Nella sostituzione di Vucinic non ho pensato alla sua diffida ma all'influenza che ha avuto negli ultimi due giorni». In chiusura un'altra stoccata alla Juve quando gli chiedono perché è stato messo da parte. «Questo lo pensate voi, se sapeste la verità non direste che mi hanno fatto fuori». Ma quello ormai è il passato. Il presente parla di una volata tutta da vivere. Pizarro, immenso anche ieri, ci crede. «Non dobbiamo fermarci. È l'unico modo per avverare il sogno della Roma. Sarà lotta fino all'ultimo: il campionato italiano è bello per questo». E il tridente è bello anche per chi lo guarda da dietro. «Ci siamo trovati bene, davanti si sono mossi bene e hanno aiutato la squadra, i gol arriveranno». A volte ne basta uno. Nella testa dei giocatori c'è già la sfida all'Atalanta. «Importante aver vinto a Bari - analizza Taddei - ora pensiamo alla prossima gara: non possiamo sbagliarla. Che spettacolo i tifosi, non ci hanno mai lasciato». Anche loro sono già all'Olimpico. Ale. Aus.

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