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La notizia vera è che c'è ancora qualcuno che prende per oro colato i tempi delle prove libere del venerdì

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Cosìieri, dopo il primo giorno di test sul circuito di Sepang, tutti si interrogavano sulle eventuali nuove gerarchie del Mondiale di Formula Uno, poiché la McLaren di Hamilton aveva dominato entrambe le sessioni e le Ferrari si erano invece impantanate intorno alla decima posizione. Peccato che, analizzando i precedenti venerdì di Sakhir e Melbourne, le cose fossero andate nella stessa identica maniera salvo poi capovolgersi radicalmente al momento delle qualifiche e della gara. Anche stavolta per avere riscontri seri bisognera quindi aspettare sino alla pole position di stamattina (ore 10, Rai Due), e se proprio si vuole trarre qualche indicazione attendibile dal primo giorno malese bisogna analizzare tra le righe quanto è successo. La prima notizia non può che far piacere alla Ferrari: in qualifica e in gara, a meno di colpi di scena dell'ultimo momento, la Rossa dovrebbe usare gli stessi motori già montati nel Gp d'Australia. Il fatto che una scelta simile sia stata fatta proprio per una delle gare più torride dell'anno, può voler dire che al Cavallino hanno risolto i problemi di surriscaldamento del propulsore che tanta ansia avevavo creato nelle prime due corse. Problemi che, invece, non hanno ancora abbandonato la Red Bull. Dopo il doppio ritiro di Vettel ieri è toccato a Mark Webber dover parcheggiare la monoposto a bordo pista per un guasto al motore. Checché ne dicano in conferenza stampa, insomma, gli austriaci sono ancora lontani dall'aver risolto i guai di affidabilità. Tuttavia la variabile più importante continua a essere il meteo. Il caldo fa paura a tutti - per dare un'idea, basta dire che nel casco del pilota, durante la gara, si raggiungono i 60 gradi - ma la vera incognita è rappresentata dagli acquazzoni improvvisi tipici della Malesia, che anche ieri hanno fatto capolino sul circuito di Sepang. Così come dovrebbe accadere oggi e domani. Di fronte a un'eventualità del genere, lo ha ricordato anche Stefano Domenicali, «ogni pronostico potrebbe essere scombussolato».

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