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Mutu, la Procura chiede un anno

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Ilrumeno era risultato positivo per presenza di metaboliti di Sibutramina, in occasione dei controlli antidoping disposti rispettivamente al termine della gara di Campionato di Serie A Fiorentina-Bari, disputata a Firenze il 10 gennaio 2010 ed al termine della gara di Coppa Italia Fiorentina-Lazio, disputata a Firenze il 20 gennaio 2010. «Non ho ancora letto le motivazioni ma da quello che si capisce non viene contestata la recidività, altrimenti i parametri sarebbero stati diversi». Paolo Rodella, legale di Adrian Mutu, ha commentato in questo modo la richiesta della Procura Antidoping del Coni. «Cercheremo di ridurre la squalifica - ha concluso il legale - siamo contenti di aver evitato la spauracchio della recidività. Adesso aspettiamo l'udienza». Il procuratore Ettore Torri ha considerato il fatto come prima violazione benchè Mutu avesse già avuto una squalifica per doping nel 2004 quando fu squalificato per sette mesi dopo esser risultato positivo alla cocaina. Ma in quell'occasione il controllo fu fuori competizione e privato, cioè voluto dal Chelsea, e venne recepito dalla Fifa solo sul piano comportamentale, ma non come violazione di norme antidoping. Inoltre nel 2004 la Federazione internazionale non aveva ancora recepito il Codice Wada. Pertanto Mutu, sul piano dei precedenti, non ha violazioni a suo carico né per la Fifa, né per la Wada. L'attaccante romeno, al momento dello stop, era rientrato dopo l'intervento ad un ginocchio. Ed era andato a segno in entrambe le partite incriminate.

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