Inter, sete di Champions
MILANO - Josè Mourinho di Mario Balotelli non vuol parlare, si limita a non convocarlo per la sfida di Champions League contro il Cska Mosca, infliggendogli la quinta esclusione di fila per motivi disciplinari. Samuel Etòo ci va giù duro: «Domani Mario non ci mancherà assolutamente. Sa cosa deve fare per tornare nel gruppo». L'attaccante ostracizzato, dal canto suo, non fa un passo indietro nemmeno quando glielo suggerisce al telefono Giovanni Trapattoni durante il «Chiambretti Night»: «Non sono così stupido da saltare cinque partite: se avessi dovuto chiedere scusa lo avrei fatto dopo la prima. Avendo ragione io, non chiedo scusa». Nessuno dei protagonisti racconta i litigi a muso duro fra attaccante e allenatore all'origine di una rottura che Massimo Moratti e la dirigenza nerazzurra stanno cercando di ricomporre.Mourinho esige le scuse dell'attaccante, così come lo spogliatoio. Cadrà così nel vuoto l'invito lanciato da Etòo qualche ora prima dello sfogo di Balotelli. «Mario è uno di noi, ha 19 anni e lo apprezzo molto, però il gruppo è al di sopra di ogni singolo giocatore - attacca il camerunense -. Lo apprezzerò sempre e gli voglio bene, ma Mario sa cosa deve fare». Dal canto suo, difficilmente Mourinho farà un passo indietro. Uno avanti dovrà farlo domani in campo la squadra del portoghese che farebbe ancora volentieri a meno di parlare ma è costretto dal cerimoniale della Champions. «Non mi aspetto altri regali dal Cska», sorride l'allenatore interista: «Non si può paragonare a Chelsea, Barcellona o Manchester ma il Cska è un'avversaria molto difficile. Non sarà una partita spettacolare ma bruttina, molto difensiva che ci costringerà a essere molto attenti». Se è arrivata ai quarti, la squadra russa di certo lo merita, conviene il portoghese, ma «c'è qualcosina di grigio nel cammino del Cska in Champions: se vanno due giocatori al controllo antidoping e gli trovano una sostanza non permessa c'è qualcosina di grigio», osserva riferendosi ad Aleksei Berezutski e Sergei Ignashevich, squalificati per una giornata dopo essere risultati positivi all'antidoping contro il Machester United lo scorso 3 novembre. E i problemi in campionato non intaccano la sua fiducia: «L'Inter sta facendo una grande Champions, la migliore Champions dell'Inter negli ultimi anni e vogliamo fare tutto per arrivare in semifinale».