Lippi: tutti in piedi per questa Roma
Il «miracolo» Roma raccoglie applausi e consensi in tutta l'Italia del pallone. E non può sfuggire al maggiore interessato, Marcello Lippi, che nella squadra di Ranieri potrebbe pescare quattro giocatori da portare in Sudafrica. Sempre loro, i campioni del mondo in Germania, pronti a rimettersi addosso la maglia azzurra dopo aver trascinato la Roma. Se De Rossi ha la convocazione in tasca da un bel pezzo, Toni ha scalato diverse posizioni da quando è tornato in Italia, Perrotta è in rimonta, Totti resta un caso aperto. Sul quale Lippi non può ancora sbilanciarsi. «Francesco lo sento - ammette il ct della Nazionale - e mi informo come faccio con tutti. E a tutti dico di stare bene fisicamente e di giocare bene, poi a maggio vedremo». In sette partite il capitano romanista si giocherà lo scudetto e il Mondiale. La salute e la Roma devono essere i suoi alleati. Gli stessi di Toni. «Non parlo di nessuno in particolare ma di tanti - prosegue il ct - e del fatto che siano tutti vogliosi, alcuni di riconquistare la maglia azzurra perché l'hanno assaporata nel passato recentissimo, altri di conquistarla». I risultati della squadra di Ranieri parlano da soli. «Non me l'aspettavo e come me nessun altro. Bisogna alzarsi in piedi - riconosce Lippi - e applaudire la Roma per quello che sta facendo questo gruppo di lavoro: dalla presidentessa, a Montali, all'allenatore e ai giocatori. Bravi tutti, è giusto godersi questo momento: si vede che è un ambiente dove sprizza voglia di collaborare. Era già tanto se Ranieri fosse riuscito a raddrizzare la stagione e ad indirizzarla sui parametri giusti per poter cominciare altro: il massimo che si potesse chiedergli». E invece ora la squadra giallorossa è lì a giocarsi lo scudetto contro le due corazzate milanesi. «Nell'ambiente ora c'è grandissimo entusiasmo, tutti sono pronti ad aiutarsi: le grandi squadre si fanno così. In un periodo è andata meglio l'Inter - analizza Lippi ai microfoni di Gr Parlamento - poi c'è stato il Milan, quindi la Roma. E ora sono raccolti tutti in 3 punti. Nel nostro calcio basta mollare un po' e c'è subito chi ne approfitta. È molto bello che ci siano dubbi sullo scudetto fino alla fine e i tifosi di queste squadre devono essere ultrafelici in particolare quelli dell'Inter che è in corsa anche in Champions League e coppa Italia». Capitolo Nazionale. Il ct è sicuro che gli azzurri «non vanno ai Mondiali solo per fare bella figura. Ci vanno per vincere. Noi sappiamo come si fa. Platini vede meglio Brasile, Spagna e Inghilterra? È il suo giudizio. In tutte le parti del mondo si punta sul Brasile, lo si diceva anche prima dei Mondiali del 2006: in Germania però è andato a casa agli ottavi. La Spagna è in crescita ma non ha mai vinto, l'Inghilterra ha qualità in 10-12 giocatori». Comunque vada in Sudafrica, Lippi dovrà chiarire le idee sul suo futuro. «Il presidente federale sa già cosa farò dopo i Mondiali» la chiosa del ct, che sa tanto di commiato anticipato.