Il Milan è solo nero

Non sarà un addio, ma gli assomiglia tanto. Nella serata in cui l'Inter fa un sol boccone del Livorno, il Milan cade al 90' a Parma per mano di Bojinov, confermando i suoi problemi offensivi e tornando a quattro punti dalla capolista e ad anni luce dal sogno scudetto. Perché chi vuole vincere il campionato deve saper segnare, e la squadra di Leonardo, orfana da troppo tempo di Pato, sembra aver dimenticato come si fa. Le speranze rossonere sono forse finite al minuto 13 della gara di domenica scorsa contro il Napoli, quando il giovane attaccante brasiliano ha alzato bandiera bianca. Privo di Pato e con un Mancini fuori forma, Leonardo accantona inizialmente il 4-2-fantasia, schierando un 4-3-3 con Gattuso e Flamini ai lati di Pirlo e Seedorf nell'inedito ruolo di esterno destro d'attacco. Guidolin risponde con un 4-3-1-2 con Jimenez dietro alle punte Crespo e Biabany. Ma è il lavoro di Valiani e Zenoni sulla destra a risultare decisivo: Antonini non può mai lasciare la linea di difesa, Ronaldinho è costretto ad accentrarsi e non riesce a incidere. Pronti via e c'è subito una grande occasione per il Parma. Una spizzata di testa di Biabany favorisce l'inserimento di Crespo che, solo davanti al portiere, tira a botta sicura: Abbiati è battuto, la traversa salva il Milan. Un inizio che sembra presagire una gara spettacolare. Non sarà così. Il pressing degli uomini di Guidolin, che ripiegano in massa dietro la linea della palla lasciando il solo Crespo davanti, rende difficile la manovra già lenta del Milan. L'unico rossonero a provarci con buone incursioni e imprecisi tiri dalla distanza è Flamini. Il Parma si limita a controllare, ma lo fa molto bene. Nei primi dieci minuti ci prova prima Ronaldinho e poi il solito Flamini. Al 15' Abate rileva lo stanco Zambrotta, cinque minuti dopo Leonardo si aggrappa a Pippo Inzaghi, che lo tradisce due volte: al 21' spreca uno splendido assist di Ronaldinho, al 37' fallisce un facile colpo di testa a tu per tu con Mirante. Nel mezzo l'inutile mossa della disperazione di Leonardo, che inserisce Huntelaar per Gattuso, e soprattutto il risveglio del Parma, favorito dall'ingresso in campo di Bojinov. E proprio l'attaccante bulgaro, al 90', è lesto a raccogliere una respinta di Abbiati e a decidere la partita.