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Paralimpiadi: il medagliere fa sorridere gli azzurri

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VANCOUVER - Sipario calato sui Giochi Paralimpici di Vancouver 2010, che nella cerimonia di chiusura ha passato il testimone a Sochi. Si sono spenti i bracieri di Vancouver e Whistler, simboli di una Paralimpiade che ha visto il successo nel medagliere della Germania con 13 ori, 5 argenti e 6 bronzi davanti alla Russia (12, 16, 10) e ai padroni di casa del Canada (10, 5, 4), ancora protagonisti dopo l'exploit senza precedenti di qualche settimana fa. E l'Italia? È decima, con sette medaglie complessive (una in meno di Torino 2006), un oro, tre argenti e tre bronzi, bottino decisamente più sostanzioso dei colleghi olimpici. A dare l'unico titolo a cinque cerchi è stata Francesca Porcellato, la 38enne di Castelfranco Veneto che si è imposta nella sprint di un chilometro. Per lei, portabandiera azzurra a Pechino e all'ottava paralimpiade della carriera (sei estive e due invernali), si tratta dell'11ª medaglia olimpica. Gli altri podi azzurri sono stati centrati dal portabandiera di Vancouver Gianmaria Dal Maistro, argento in supercombinata e bronzo in gigante e slalom, da Melania Corradini, argento in superG, e da Enzo Masiello, argento nella 10 Km e bronzo nella 15. Insomma, per l'Italia è andata meglio delle previsioni, visto che il presidente del Cip Luca Pancalli puntava a eguagliare le cinque medaglie degli olimpici. Ma il risultato va oltre il medagliere: mai come stavolta la copertura televisiva ha fatto gare intense che serviranno ad avvicinare allo sport un numero sempre maggiore di persone diversamente abili. Intanto, stasera, Sky Uno proporrà alle 21 un docufilm di 90 minuti circa che ripercorrà tutti i successi azzurri di questa edizione.

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