Lazio che sollievo
Quando meno te l’aspetti ecco la Lazio. Sull’orlo del baratro tira fuori cuore e orgoglio, passa a Cagliari e aspetta mercoledì il Siena all’Olimpico. Si sbloccano gli attaccanti, segnano Rocchi e Floccari, sardi annichiliti. Tre punti preziosi, fondamentali anche perché si è vista finalmente una squadra motivata e pronta a lottare su ogni pallone sporco come si conviene alle formazioni in lotta per non sprofondare in serie B. Una prestazione super figlia del lungo ritiro di Norcia nel quale il gruppo si è compattato e la risposta è arrivata forte e chiara sul campo. E a questo punto, se ci fosse questa benedetta salvezza, i laziali porteranno in trionfo il motivatore, Daniele Popolizio, il cui arrivo ha scatenato la reazione furiosa del gruppo biancoceleste. Oltretutto la gita in Umbria si è confermata un talismano portafortuna a cui ricorrere nei momenti di difficoltà. La partita non è mai esistita, la Lazio ha segnato subito con Rocchi dopo un'azione splendida di Mauri e Floccari, poi c'è stata la manona di Muslera ad allontanare il fendente di Lazzari. Una parata importante perché, come a Genova contro la Samp, la Lazio ha rischiato di arretrare troppo per la reazione, peraltro molto confusionaria, del Cagliari. È andata bene, i biancocelesti hanno capito che l'unico modo per vincere era attaccare e hanno controllato bene la parte finale del primo tempo fino al meritato raddoppio di Floccari. Nella ripresa, come spesso accaduto in questa stagione, è mancato il colpo del ko definitivo: Lichtsteiner, Mauri e Rocchi hanno fallito il terzo gol e così la partita è rimasta in bilico fino alla fine ricordando anche la rimonta che fece il Cagliari alla Roma nei minuti di recupero (due gol in due minuti). Al fischio finale abbraccio collettivo a Reja e ora si spera che questo successo in Sardegna certifichi il definitivo rilancio. Difficile trovare un giocatore che non abbia dato il massimo, tutti hanno spinto sull'acceleratore, si sono aiutati sul campo fino a raggiungere una vittoria strameritata. È stato il successo di tutti ma anche e soprattutto di Reja che è tornato a fare le cose semplici. Dopo il successo di Parma si era avvitato su se stesso alla ricerca di formule magiche impossibili a questo punto della stagione. Stavolta è andato sul sicuro dando fiducia ai suoi elementi migliori ed è arrivata la sesta vittoria in campionato. Adesso serve una conferma immediata mercoledì sera all'Olimpico perché dal 6 gennaio che manca il successo interno e, dopo tante angustie, i tifosi meritano di vedere una squadra vera giocare con grinta e conquistare punti importanti per la salvezza. Oltretutto i numeri confermano un pericoloso vizio della banda di Reja: dei ventinove punti conquistati finora ne sono arivati solo quattordici in casa, gli altri lontano da Roma. Con cinque partite su nove all'Olimpico bisogna ritrovare il fattore casalingo per risalire la classifica.