Roma, il sogno continua
Il sogno continua. Più volte data per finita, rassegnata, senza stimoli ne idee, la Roma si ritrova, spacca a metà l'Udinese con una tripletta di Vucinic e un Menez in condizione stellare e arriva per la prima volta quest'anno a -4 dall'Inter capolista (almeno per ora aspettando il Milan che gioca oggi col Napoli) fermata sul pari a Palermo. Impossibile non crecerci, non continuare a sognare aspettando lo scontro diretto in programma sabato sera all'Olimpico. I numeri dicono diciannovesimo risultato utile consecutivo e un successo che torna dopo tre pareggi di fila: quelli che erano serviti alla Roma per tirare il fiato. Infortuni, ma soprattutto squalifiche costringono Ranieri a puntare su una squadra operaia. La sentenza del giudice ha cancellato dalla lista dei disponibili De Rossi, Pizarro, Taddei e Mexes e a questi va aggiunto capitan Totti che sta ancora smaltendo gli ormai noti problemi al ginocchio. Ma dopo i primi dieci minuti di imbarazzo la Roma prende lentamente in mano le redini del gioco. Le seconde linee non fanno rimpiangere i titolari assenti sparsi sugli spalti in tribuna (mancava solo Pizarro) e Ranieri sembra aver riposto la fiducia negli uomini giusti. Menez appare rivitalizzato come uscito dal torpore che lo aveva di fatto messo da tempo negli «oggetti non identificati» a disposizione del tecnico giallorosso. Faty, che in molti avevano strapazzato dopo un paio di uscite a vuoto, sembra tornato quell'erede di Viera inneggiato, anche esageratamente, dalla fantasia dei tifosi romanisti. Ma la ciccia, quella vera, arriva ancora dai soliti noti: Vucinic e Toni lì davanti e la coppia Juan-Burdisso davanti a Julio Sergio. Il «lungone» giallorosso fa tutto da solo al 15': difende un gran pallone offerto dalla fascia da Menez, si appoggia sul povero Lukovic e gira a rete inchiodando Handanovic. Fa uno a zero e Olimpico in delirio. Dieci minuti e arriva anche la prodezza di Vucinic, imbeccato da Faty. Il taglio di Menez spacca a metà la difesa dell'Udinese e mette sui piedi del montenegrino la palla del 2-0. Colpo da sotto, difficilissimo e Roma che allunga. L'Udinese accusa il colpo e i giallorossi potrebbero dilagare: ma il terzo boato della serata lo trasmette il grande schermo dell'Olimpico sul quale appare un minuto dopo il secondo gol della Roma, il pareggio del Palermo contro l'Inter. E sarebbe tutto perfetto se non fosse per l'errore di Brighi che inganna anche l'arbitro. Trattenuta in corsa su Sammarco che inizia fuori area ma si conclude con la caduta dell'udinese in area giallorossa: per Pierpaoli è rigore con De Rossi che si sbraccia in tribuna. Di Natale accorcia, due a uno. Si riparte dopo il riposo sempre con la Roma in avanti. Due minuti per l'assolo di Menez che ha deciso di mettere il suo timbro sulla partita: ma il destro lambisce solo il palo di Handanovic. Poi arriva il momento di stringere i denti, Burdisso ci mette due volte una pezza e Julio Sergio è chiamato all'opera, ma l'ennesima indecisione di un Riise in confusione spiana la strada a Di Natale. Piattone da due passi e tutto da rifare: 2-2. Ma Ranieri voleva in campo dei «lupi famelici» e la Roma si riversa in avanti a testa bassa. Ci pensa ancora Menez a far svoltare i suoi: netto il fallo da rigore di Isla sul francese lanciato a rete. Dal dischetto Vucinic non sbaglia e riporta avanti i suoi. Finita? Macchè, Menez stavolta ne ha ancora: magia in area friulana e palla sui piedi di Vucinic che chiude i giochi sul 4-2: prima tripletta con la maglia della Roma e standing ovation, con abbraccio «speciale» di Ranieri, per il francese al quale il tecnico dedica il giusto tributo. Inter a -4 e Roma sogna ancora... anche perchè è gratis e con un Menez così è lecito.