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Juve sparita

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La squadra abbraccia Cassano dopo il gol

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Gode la Sampdoria, si dispera la Juve: i blucerchiati vincono 1-0 (Cassano, su incertezza di Chimenti) e agganciano il Palermo al quarto posto, i bianconeri proseguono nella loro stagione di fatiche e depressioni assortite. Zaccheroni sceglie di puntare ancora su Diego, schierando a sorpresa Iaquinta (ultima da titolare, il 17 ottobre scorso) al posto di Trezeguet. La Juve comincia bene, tonica e attenta anche con Cannavaro, sciagurato a Londra giovedì sera ma qui ancora in campo perché Chiellini, pur in panchina, non è ancora al meglio. Sta bene anche Del Piero, boia e impiccato: pronto a dare una mano sulla trequarti, volenteroso di dettare con Iaquinta. Diego in compenso dormicchia per tutto il primo tempo. Ritmi alti quasi sempre, con Storari che però non deve fare miracoli e Chimenti chiamato a un superlavoro nel finale di tempo per fermare Cassano che gli sbuca quasi davanti: lo stesso barese, in precedenza, si era visto respingere da Marchisio, appostato sulla linea, un colpo di testa su azione d'angolo. Ai punti, insomma, meglio la Samp nonostante un inizio un po' compassato e la non felicissima serata degli esterni. Dal canto suo, Juve appena sufficiente pur se attenta nel tenere il campo con disciplina: al solito, mancano i guizzi negli ultimi venti metri, quelli che dovrebbe garantire Diego e che la relativa condizione di Iaquinta non permette di avere. Entra poi Trezeguet, ma l'occasionissima capita sui piedi di Pazzini che però, dopo avere costruito bene in coppia con Semioli, non trova il pallone per battere Chimenti. La Juve rincula, forse stanca per l'impegno infrasettimanale e la Samp prova il forcing finché trova il jolly: spizzata di testa di Pazzini, missile di Cassano da trenta metri e Chimenti, impacciato e con le mani piegate, che si arrende rgalando a Del Neri il primo successo in carriera contro la Signora. Buio pesto per la Juve: la qualificazione alla Champions si allontana sempre più.

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