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Sarebbe una coltellata ai tifosi

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Giàqualcuno aveva avanzato cauti sondaggi per verificare la disponibilità del club giallorosso al possibile addio a Capitan Futuro, in questo momento il solo giocatore in grado di sollecitare offerte tentatrici. Ci ha pensato il Manchester City di Roberto Mancini, gratificato dalla pioggia di petroldollari, a porre alla Roma un pesante interrogativo, quando si muovono i miliardari non propongono prestiti gratuiti o comproprietà di basso livello, i soldi da spendere sono puntualmente tanti, come testimonia la recente storia del club, votato a raggiungere le vette finora riservate ai concittadini dello United. Va bene, sappiamo tutti come Trigoria abbia più volte affermato che per nessuna cifra Daniele De Rossi sarebbe partito verso destinazioni ambiziose, che garantirebbero un meno precario futuro alle casse della società. Per i tifosi sarebbe un'autentica coltellata, però non abbiamo fondati motivi per ritenere che Rosella Sensi possa rinnegare la parola, spontaneamente spesa, di voler tenersi stretto un giocatore di straordinaria importanza. Anche nella stagione attuale, quella per lui meno felice rispetto alle precedenti, Daniele ha puntualmente assicurato un impegno convinto e un rendimento comunque nettamente superiore alla media. Già domani si potrà, purtroppo, valutare quanto pesi la sua assenza nel rattoppato centrocampo da opporre alla rivitalizzata Udinese, anche perché con lui faranno da spettatori forzati Pizarro e Taddei. Non scherziamo, una eventuale partenza di De Rossi costituirebbe un colpo devastante alla già precaria credibilità del club, neanche i soldi della probabile qualificazione alla Champions potrebbero assicurare una campagna estiva adeguata alle ambizioni di un tifo che non rinuncia neanche adesso, in emergenza, ai sogni di aggancio. E quando Francesco Totti chiuderà la sua gloriosa parentesi agonistica, la Roma non avrebbe più neanche un punto di riferimento di sontuosa statura. L'Inter, per ora, ha il pensiero rivolto, più che alle insidie del viaggio a Palermo, all'urna di Nyon, alla quale guarda fiduciosa l'Italia intera, aggrappata all'unica superstite dell'Europa di lusso, per mantenere i quattro posti attualmente a sua disposizione. Anche perché non aiuta la nostra classifica il clamoroso tonfo dela Juventus al Craven Cottage, quattro gol del Fulham dopo il vantaggio di Trezeguet, nervi saltati, rosso a Cannavaro e Zebina, uscita dall'Europa League con relativa figura barbina.

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