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Roma Senza difesa

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Claudio Ranieri

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Si sentivano le urla da fuori. Lo racconta chi è passato vicino alla stanza di Trigoria dove erano chiusi Ranieri e gli otto difensori della Roma: un vero e proprio processo si è consumato ieri nella sala riunioni, prima dell'allenamento mattutino, con il tecnico nei panni dell'accusatore e i giocatori imputati a testa china. In questi giorni Ranieri ha visto e rivisto la partita di Livorno, aumentando la sua rabbia per un'occasione d'oro buttata via. Ieri ha voluto mostrare ai difensori gli «obrobri» che hanno consentito a Lucarelli di segnare una tripletta. «Avevamo preparato una cosa e in campo abbiamo fatto il contrario», una delle frasi nell'arringa di Ranieri, durata poco meno di mezzora. L'allenatore ha deciso di parlare soltanto con un reparto della squadra mentre gli altri giocatori erano già in campo per il riscaldamento e, a quanto pare, ha puntato il dito contro Motta. Il terzino che ha tenuto in gioco Lucarelli per due volte: errori costati altrettanti gol alla Roma. I numeri delle ultime partite stanno a dimostrare che sta scomparendo la solidità difensiva ritrovata con l'avvento del tecnico testaccino. Otto i gol incassati nelle ultime quattro partite tra campionato ed Europa League per una media di due a gara. E pensare che da quando la Roma aveva imparato a non subire gol - la prima volta è successo nel derby - era riuscita a limitare il passivo a sei reti in quattordici partite. Ieri Ranieri ha chiesto un'inversione di tendenza, insistendo sul solito tasto: l'attenzione. Sabato con l'Udinese si affiderà a Burdisso per ritrovare la giusta coordinazione nei movimenti dei difensori. Credeva che Livorno fosse l'occasione giusta per rilanciare Mexes ma i fatti lo hanno smentito. Il francese è uno dei quattro squalificati. Ma i problemi sono soprattutto a centrocampo, dove sarà obbligato schierare l'inedito terzetto Brighi-Faty-Perrotta vista l'assenza di De Rossi, Pizarro e Taddei. Le scelte per l'attacco ruotano attorno a Vucinic. Neanche ieri si è allenato, oggi dovrebbe tornare a farlo ma in modo differenziato e domani si prenderà una decisione. Il montenegrino è più ottimista rispetto ai giorni passati e vuole provarci nonostante rischi di affrontare l'Udinese con un solo allenamento nelle gambe. Se recupera, partirà alle spalle di Toni insieme a uno tra Menez e Baptista. Totti continua il programma di recupero che dovrebbe riportarlo in campo con l'Inter il 27 marzo. Il «menù» di ieri: corsa con ripetute in campo sui 300 e 600 metri, potenziamento muscolare, bicicletta, piscina e fisioterapia. «Sono contento sia guarito, tornerà a giocare ad altissimi livelli» assicura il professor Mariani. Ha lavorato a parte anche Cassetti per problemi alla schiena ma per sabato non è a rischio.

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