1) Il ricordo olimpico più bello.
C- «Entrare con la bandiera alle Olimpiadi di casa, Torino 2006». 2) La vittoria più difficile. P - «Nel gigante di Cortina nel 2007». C - «Ai mondiali di Corea 2009 in SuperCombinata». 3) Il posto preferito dove sciare. P - «A casa, a Carezza, in provincia di Bolzano». C - «Folgarida, Marilleva, proprio vicino a casa mia, dove mi alleno». 4 - Cosa diresti alla tua collega? P - «Dopo aver fatto bene al Mondiale in Corea dove ha collezionato quattro podi nella Standing (un oro, due argenti e un bronzo), deve sfruttare l'occasione della Paralimpiade». C - «Spero continui la vita lavorativa nello sport e le faccio i complimenti per come ha raccontato le Olimpiadi: i suoi commenti sono stati d'aiuto. Quello che è sempre mancato alle tv era il commento di un'atleta che viene ascoltato e tenuto in considerazione». 5) Che ricordo hai dell'olimpiade italiana? P - «Professionalmente è stata una brutta esperienza, ma ho potuto apprezzare Torino, città splendida che conoscevo poco». C - «Non sono stata molto fortunata, sono caduta e non ho potuto continuare l'avventura per colpa di un infortunio. Ma il ricordo è comunque positivo: partecipare per la prima volta a un evento del genere a casa tua lascia senza fiato». 6) Tanti infortuni in carriera. Cosa ti ha dato la forza di ripartire ogni volta? P - «La forza si deve trovare: dopo un infortunio si torna sempre più forti. Lo sport è divertimento, quindi si deve sempre fare di tutto per tornare in pista». C - «Adoro sciare quindi, finché mi diverto, continuerò a farlo. Quando ami uno sport per te diventa tutto. Mi piacerebbe anche insegnarlo, ma per noi disabili è impossibile in Italia». 7) La sciatrice preferita. P - «Lindsey Vonn». C - «Goetschl e Vonn». 8) Cosa potrebbe aiutare il movimento degli sport invernali a crescere? P - «Più sport a scuola e all'Università, come succede in America». C - «Bisognerebbe coinvolgere di più i bimbi, magari con l'aiuto di campioni, ma senza stressarli troppo quando ancora sono piccoli: altrimenti perdono spensieratezza e voglia». 9) La persona che ti è sempre stata vicino. P - «La famiglia e alcuni, pochi, amici veri». C - «La mia famiglia, mia madre, ma anche il mio allenatore di quand'ero piccola (Momi) e gli amici». 10) Cosa farai «da grande»? P - «Sono in Polizia, sto studiando scienze giuridiche. Mi piacerebbe, innanzitutto, proseguire gli studio. Ho seguito anche un corso del Coni in management sportivo. L'esperienza come commentatrice Sky mi è piaciuta molto. Nel futuro mi vedo ancora nello sport, magari proprio come giornalista». C - «Ancora non lo so, ma mi piacerebbe rimanere nello sci. Ma devo dire che l'avventura con Sky, che per la prima volta ha dato visibilità ai Giochi Paralimpici, in qualità di testimonial, mi è piaciuta molto e continuarla non mi dispiacerebbe, anche se per adesso penso alle gare».