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Reja: se andiamo avanti così non ci salviamo

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Disorientatoma realista, esperto ma intimorito da una classifica che peggiore di domenica in domenica. «Questa squadra non è abituata ad affrontare la lotta per non retrocedere - ammette a fine partita l'allenatore friulano - il gruppo ha valori importanti ma non riesce ad esprimerli, se non a sprazzi. Da quando sono arrivato alla Lazio, abbiamo vinto a Parma, poi, nelle altre quattro partite abbiamo sofferto sempre. Non sono ancora riuscito a vedere la qualità della squadra nell'arco dei novanta minuti, nelle nostre giocate non c'è intensità, a parte Zarate e Rocchi siamo una squadra prevedibile e macchinosa». parole forti nel momento più difficile dell'era Lotito: la Lazio è a soli 2 punti dalla retrocessione e il calendario non induce a sperare. «Servirebbero gli inserimenti dei centrocampisti - confessa Reja - ho cambiato spesso modulo, ma lo ha fatto anche il mio predecessore: la verità è che abbiamo difficoltà per arrivare alla conclusione. Nel primo tempo non abbiamo rischiato niente ma abbiamo creato poco. Nella ripresa eravamo partiti bene, poi è arrivato il vantaggio del Bari. Se almeno avessimo segnato il rigore, avremmo potuto provare a rimettere in piedi la partita». Interviste già ascoltate, prestazioni già viste: è tempo che le parole lascino spazio ai fatti. «Per saltar fuori da questa situazione sarà necessario stringerci, lottare e avere spirito di gruppo». Sim.Pie.

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