Lazio testa e cuore
Tre punti per salire sulla scialuppa di salvataggio: la Lazio ospita il Bari con la consapevolezza di non poter fallire la missione. Cinquantamila tifosi all'Olimpico per sostenere una squadra frenata dai timori di una classifica che non regala certezze. Reja non potrà contare su Zarate, squalificato e spettatore d'eccezione in Curva Nord: il tecnico friulano affida le chiavi del centrocampo laziale a Ledesma e Matuzalem, sceglie ancora una volta una difesa a tre e schiera Mauri a ridosso delle due punte Floccari e Rocchi. L'escluso eccellente questa volta dovrebbe essere lo svizzero Lichtsteiner, sostituito sulla corsia di destra da Brocchi, jolly dai cento polmoni. Dall'altra parte ci sarà Kolarov. Gli unici dubbi riguardano la difesa, con Dias e Stendardo in corsa per l'unico posto a disposizione accanto a Radu e Biava. Fuori anche Siviglia che paga, così come Diakitè, l'opaca prestazione di Genova. Il difensore francese - titolare contro la Sampdoria - non è stato neppure convocato. L'allenatore cerca l'assetto migliore andando avanti per tentativi. «Contro il Bari voglio undici leoni - dichiara in conferenza stampa il tecnico goriziano - la Lazio dovrà metterci il cuore. La squadra dovrà fare una partita di grande intensità, dovrà far emergere quei valori che finora sono stati soffocati dai timori della classifica, ma senza determinazione e senza voglia anche i valori tecnici vanno a farsi benedire». Al di là di un ambiente ricompattato, anche la buona sorte sembra voler dare una mano ai biancocelesti: Barreto e Rivas sono rimasti a Bari, Ventura sarà costretto a schierare una formazione menomata dalle assenze. «I nostri avversari sono organizzati - afferma Reja - giocano quasi a memoria. Noi dovremo aggredirli, voglio una squadra "alta", in grado di contrastare i loro portatori di palla sin dall'avvio dell'azione». L'allenatore non potrà schierare la migliore formazione, ma potrà contare sull'apporto dei tifosi. «Mancherà Zarate, ed è un elemento di valore che ci viene a mancare - sostiene Reja - Matuzalem mi va bene anche all'80%. I tifosi? È la miglior notizia che potessi avere - confessa il tecnico il mio augurio è che la gente possa tornare a casa gratificata da una grande prestazione. Dovremo giocare con temperamento e grande determinazione: è l'unica medicina».