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Niente più alibi per i giocatori

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Ciòche rende più angoscioso questo momento è l'aver constatato, domenica dopo domenica, l'infondatezza della diffusa convinzione che la Lazio fosse biologicamente immune alla Serie B. Persino i campioni di cui pure la squadra non è priva si sono infatti rivelati incapaci (in qualche caso, forse, volutamente incapaci) a invertire il corso di una stagione partita trionfalmente ma poi diventata via via più spaventosa. Il brutto è che tutto sembra congiurare per condannare la Lazio. Ballardini a parte, secondo me la peggiore responsabilità ce l'hanno i tifosi, che nella loro (non infondata, intendiamoci) furia anti-Lotito hanno fatto del presidente il capro espiatorio di ogni stortura, fornendo un alibi straordinario ai giocatori - che sono quel che sono – e spingendo i media a metterci il carico da undici. Così anche l'establishment, che del Lotito moralizzatore e fanfarone ne ha le tasche piene, ha abbandonato ogni ritegno e, a suon di arbitraggi scandalosi, di inchieste e di soffiate ai giornali, sta facendo di tutto per cancellarci dal calcio che conta. Se non ci fosse di mezzo quel debito colossale col fisco, rimborsabile solo a patto di disporre di ricavi da Serie A, verrebbe quasi da augurarsela. 'sta retrocessione, sfruttandola per effettuare il necessario repulisti e poi ricominciare tutto daccapo, lindi e freschi. Invece la B significherebbe morte certa. E allora... rimandiamo per favore il redde rationem a salvezza acquisita e da adesso in poi andiamo allo stadio a tifare, come ai vecchi tempi. Magari serve davvero a qualcosa.

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