Rabbia Fiorentina, vince e va fuori
Una grande partita non basta alla Fiorentina per qualificarsi ai quarti di una Champions che saluta con molti rimpianti, soprattutto se ripensa a Ovrebo e al 2-0 sul quale si era trovata al 9' della ripresa della gara di ieri. Un punteggio che doveva renderla tranquilla e che, invece, è stato vanificato dai successivi dieci minuti, tra i più folli della storia del calcio. Dal 2-0 di Jovetic al 20', infatti, le due squadre hanno segnato altri tre gol: due il Bayern, uno i viola. Il risultato di questa piccola frazione di gara è quello che ha bocciato i toscani, puniti da due grandi tiri da fuori di Van Bommel e Robben, il vero uomo-qualificazione dei tedeschi. Decisivo sia nella gara di andata che in quella di ieri. Il vento forte condiziona la partita e nella prima mezzora non accade quasi nulla. Ma al 28', come un fulmine a ciel sereno, arriva il gran tiro di Marchionni dai trenta metri sul quale Butt va goffo come una foca. Sulla sua respinta corta Vargas si avventa come un falco e trova il diagonale vincente, che manda in tilt i tedeschi per almeno cinque minuti. E gli va bene che Mallenco giudichi involontario il fallo di mano in area dello stesso Van Buyten al 32'. Sul rovesciamento di fronte Frey si supera deviando in angolo la conclusione ravvicinata di Robben. I primi venti minuti della ripresa sono incredibili e decidono la qualificazione: al 4' Gilardino si mangia il 2-0 calciando da due passi su Butt, ormai a terra; al 9', dall'ennesima azione dell'ottimo Marchionni, nasce il 2-0 di Jovetic; al 15' Van Bommel riapre i giochi con un bel tiro da fuori. Ormai gli schemi sono saltati: al 19' Jovetic segna il 3-1 ancora su assist di Gilardino e ridà la qualificazione ai viola; al 20' Robben si inventa il gran tiro del 3-2 e gliela ritoglie. Quattro reti in venti minuti, roba da pazzi. A farne le spese sono i viola, che nella mezzora che resta non riescono a segnare quel quarto gol che li spingerebbe ai quarti. Peccato. Nell'altro ottavo di finale giocato ieri l'Arsenal si è qualificato battendo 5-0 il Porto a Londra grazie alla tripletta di Bendtner e ai gol di Nasri ed Eboue.