Vince la Ferrari, Formula 1 meno 5
Per la prima volta dopo molti anni vivrà l'automobilismo da semplice spettatore. Alex Zanardi, l'uomo delle sfide impossibili, ha interrotto il rapporto con la Bmw Italia e passerà il 2010 ad allenarsi con la handbike, il mezzo con cui parteciperà alla prossima Maratona di Roma. Ma le quattro ruote gli sono rimaste nel cuore e, in attesa di rimettersi al volante, non vede l'ora di gustarsi il Mondiale di Formula 1. Alex, mai come quest'anno c'è tanta carne al fuoco. «Sono impaziente. Alonso in Ferrari, Schumi che torna da "nemico", Hamilton che guida una McLaren supercompetitiva, Button che si rimette in gioco e si infila nella "tana del lupo", la Red Bull sempre più forte. Da qualsiasi lato la si guardi sarà una stagione indimenticabile». Un pronostico secco? «Li sbaglio sempre. Anzi, credo di portare sfortuna. In tal caso vedo molto male la Ferrari e penso che Schumacher diventerà campione del mondo...». Scherzi a parte... «La Rossa sembra un passo avanti a tutti, ma mi aspetto un Mondiale equilibrato. Si giocherà su un filo talmente sottile che i top team dovranno scegliere già il pilota su cui puntare dopo 4-5 gran premi. I favoriti sono Alonso, Hamilton e Vettel». Non dimentica qualcuno? «Schumi romperà le "scatole" a tutti, ma la Mercedes non è al livello delle più forti. Ci arriveranno durante il campionato, ma a quel punto il Mondiale sarà andato verso altri lidi». In Bahrain presenteranno un nuovo diffusore. «Non sarà come il colpo di scena dell'anno scorso. Al massimo farà guadagnare decimi, non secondi. La verità è che sono stati impegnati fino alla fine del 2009 nella lotta per il titolo e sono partiti tardi per il 2010. Saranno temibili dall'anno prossimo». Cosa cambia con le nuove regole? «Sono ottimista. Con le macchine più cariche di benzina aumenterà lo spazio di frenata e quindi i tentativi di sorpasso. E poi le vetture cambieranno completamente prestazioni dall'inizio alla fine di una gara. Chi ha spinto troppo nei primi giri si ritroverà una monoposto usurata, i colpi di scena saranno dietro l'angolo». Quale pilota si adatterà meglio alle nuove regole? «Sono tutti "smanettoni" dotati di una grande classe, quindi nessuno avrà difficoltà. Ma io punto su Massa: ha sempre avuto difficoltà a portare in temperatura le gomme. Adesso che diventa più importante non consumarle subito, questo difetto si trasformerà in pregio». I nuovi team sono davvero un pericolo per la sicurezza? «La colpa non è loro, ma di chi ha creato i presupposti della loro partecipazione. Un Mondiale di F1 non si improvvisa, invece il coinvolgimento di queste scuderie è stato deciso dalla sera alla mattina. E pensare che c'era qualcuno (Max Mosley, ndr) che voleva un campionato solo con queste squadre». Come risolverebbe il problema? «Mi piace la proposta di Montezemolo: i top team che vendono ai piccoli le vetture dell'anno prima». Montezemolo parlava anche di terza macchina e di un certo Valentino Rossi... «Rossi è un fenomeno naturale, se da piccolo si fosse seduto su un go-kart piuttosto che su una mini-moto ora avremmo un campione di F1. Ma ormai ha un gap di esperienza di 20 anni rispetto ai colleghi. E poi, per fare bene le cose bisogna amarle, e lui ama le moto». Tra poco lei sarà a Roma per la maratona. «Spero di far bene sulla mia handbike. Il circuito, tortuoso, con salite e frenate, si adatta al mio stile». A proposito di circuiti, presto potrebbe esserci anche quello dell'Eur. «Un Gp a Roma sarebbe suggestivo. L'importante è progettare un circuito con tanti punti di sorpasso». E magari potrebbe essere al via anche lei. «Non si sa mai...».