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Lo show olimpico arriva nelle strade

La madrina dell'evento Francesca porcellato

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Una città olimpica è una città che ama lo sport. Lo sa bene il sindaco di Roma Gianni Alemanno, impegnato a sostenere la candidatura della Capitale per i Giochi estivi del 2020. Ad ennesima dimostrazione dell'innata «sportività» della città eterna, nel corso delle Paralimpiadi invernali di Vancouver saranno montati due maxi schermi, a piazza Farnese e nella Galleria Alberto Sordi, che permetteranno a tutti gli appassionati di gustarsi gratuitamente le gare paralimpiche, 36 italiani impegnati in cinque discipline diverse, a partire da venerdì 12 marzo con la cerimonia di apertura. L'iniziativa, che coinvolge anche Piazza del Duomo a Milano, nasce grazie alla volontà di Sky, titolare dei diritti televisivi della Paralimpiade, di non escludere nessuno da un evento che, per numeri e caratura tecnica, poco ha da invidiare alle Olimpiadi dei «normodotati». Ieri, nell'auditorium dell'Ara Pacis, la televisione di Murdoch ha radunato giornalisti, atleti e dirigenti per presentare l'impegno messo in campo nella trasmissione della Paralimpiade. Una copertura totale con oltre 150 ore di dirette e più di 1.000 ore totali di programmazione. In pratica, tutte le gare saranno trasmesse integralmente e, con l'aggiuntivo impegno di Rai ed Eurosport, l'evento sarà seguito come mai accaduto in precedenza. Un indubbio successo soprattutto per Luca Pancalli, vicepresidente del Coni e presidente del Comitato Paralimpico Italiano, che ha auspicato come l'attenzione degli spettatori non vada «al pezzo che manca, che sia un braccio o una gamba, ma allo straordinario livello tecnico dei nostri atleti». D'altronde, la spedizione azzurra si reca a Vancouver con ambizioni non inferiori a quelle della pattuglia olimpica. Sperando che i risultati possano essere migliori. «Io scommetto su almeno quattro medaglie - ha spiegato il capo missione e segretario del Cip Marco Giunio De Sanctis - Le chance migliori le abbiamo nello sci alpino, con due campioni come Melania Corradini e Gianmaria Dal Maistro, mentre nel carling e nell'hockey su ghiaccio è già un successo esserci qualificati. Potrebbe anche arrivare qualche sorpresa dallo sci nordico». Proprio la disciplina in cui sarà impegnata Francesca Porcellato, il simbolo probabilmente più scintillante dello sport paralimpico. Dopo aver partecipato a ben cinque edizioni estive, da Seoul '88 fino a Pechino, si è rimessa in gioco a 35 anni e a Torino 2006 si è cimentata nel fondo, chiudendo la 5 km con un sorprendente 9° posto. Un risultato che a Vancouver spera di migliorare. A chi combatte ogni giorno per superare i propri limiti e riscattare la disabilità con lo sport, Francesca ricorda sempre una frase che è diventata il suo motto: «Quando mi hanno dato la mia prima carrozzina, ho subito pensato di farla correre più che potevo».

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