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Dario Nicolini MILANO Tutto in una notte.

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Unastagione iniziata male, come quella della Roma, e poi esplosa grazie a una serie di risultati positivi, interrotta solo da Inter, Manchester e pochi passi falsi. Serie iniziata proprio a San Siro contro i giallorossi, all'andata, quando sotto per 0-1 all'intervallo l'esordiente Leonardo si inventa quel 4-2-4 fantasia che valorizza Ronaldinho, scatena Pato e Borriello, e dà alla squadra quell'impostazione un po' spegiudicata, molto offensiva, che spesso ha fatto parte del dna rossonero. Quello che Leonardo ha acquisito da giocatore, confermato da dirigente, e ora mostra, inconfondibile, da allenatore. «Dobbiamo pensare solo alla vittoria. E' un confronto diretto che va al di là dei tre punti, che però possono creare un avvicinamento o un distacco importante tra le due squadre». E tra una delle due, la vincente nel caso, e l'Inter. A soli quattro punti dal Milan, sette dalla Roma che però può contare sullo scontro diretto coi nerazzurri, all'Olimpico. Dopo. Prima c'è il Milan: per delineare chi è la seconda forza del campionato, la diretta rivale per il titolo. Leonardo lo sa, come Ranieri, ed è già carico per la sfida. «Sono giorni interessanti questi, sarà davvero una sfida spettacolare. Perché - spiega il brasiliano - è bello giocare queste partite, e noi non possiamo scendere in campo senza puntare alla vittoria». E la formazione che metterà in campo è diretta conseguenza delle sue parole. Tridente, senza paura. Col 4-3-3, stavolta. Con Ronaldinho a sinistra, Borriello confermatissimo in mezzo e Beckham sulla destra, a sostituire il neanche convocato ex Mancini («ha lavorato questa settimana dopo l'infortunio con l'Udinese - spiega Leonardo - ma ha sentito ancora la fatica. L'ho lasciato a casa per precauzione, per farlo recuperare al massimo: deve guadagnare la condizione»), e a giocarsi un posto da titolare in ottica Champions, quando a Milanello si spera di aver recuperato Pato, assente stasera perché anche se «il suo infortunio è meno grave del previsto è difficile ancora dare una valutazione. Lunedì ne sapremo di più: una contusione muscolare anche se è piccola non deve essere trascurata». Con Seedorf tornato da poco ad allenarsi col pallone e Gattuso squalificato rientra Flamini a centrocampo, in una formazione che dietro può contare sulla garanzia Nesta, che «sta giocando tanto, e a volte lo ha fatto in condizioni difficili. Fantastico dopo quello che gli è successo - sottolinea Leonardo - una fatica tremenda, è diventato un simbolo», contro una Roma che, sempre secondo Leo, «con i rientri di Toni e Pizarro ha di nuovo tutta la rosa a disposizione. La Roma ha prodotto un ottimo gioco, dimostrandosi molto competitiva: ha dimostrato tutto il suo valore vincendo anche quando in situazioni difficili». Stasera ne troverà un'altra da affrontare. Proprio come il Milan. Che, anche in campionato, è arrivato alla partita chiave, al momento decisivo. Da giocarsi tutto in una notte.

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