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Baptista o Toni, dilemma Ranieri

Claudio Ranieri incita i suoi (Foto Gmt)

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Una vigilia piena di risate e trabocchetti. Claudio Ranieri si diverte in sala stampa a far capire tutto e il contrario di tutto sulla formazione che manderà in campo contro il Milan. Non la dice ai giornalisti e, fino a ieri sera, neanche ai giocatori. La Roma anti-Diavolo è fatta per dieci undicesimi, l'unico dubbio, e che dubbio, riguarda il partner di Vucinic in attacco: Baptista o Toni? Dopo una prima riunione tecnica di ieri sera con lo staff a Trigoria, l'allenatore è orientato a schierare il brasiliano e tenersi il campione del mondo per la parte finale della gara. La decisione definitiva la prenderà dopo la sgambatura mattutina di oggi. Baptista ha fatto bene a Napoli e toglierlo ora potrebbe avere conseguenze «pericolose» nella gestione del gruppo. Allo stesso tempo Toni recuperato è una tentazione troppo grande per lasciarlo in panchina a cuor leggero. Tra l'altro, giocando titolare, il bomber modenese avrebbe il vantaggio di riscaldarsi meglio prima della partita e allontanare qualsiasi rischio di ricaduta. «Con il suo fisico può rendere meglio dall'inizio» ha detto Ranieri in conferenza. Rivelazione o pre-tattica? Difficile capirci qualcosa nel giorno in cui il tecnico gioca a nascondino. Gli chiedono se Burdisso può giocare a destra e lui ci scherza su: «Non sarebbe male metterlo dalla parte di Ronaldinho. Voi siete bravi a leggere nelle mie parole: uno ci avrà visto la certezza, un altro l'ironia. È questo il bello». In questo caso era ironia, visto che in difesa a destra giocherà Cassetti e Burdisso sarà confermato al centro, con il ritorno di Mexes in panchina. Su Toni i dubbi riguardano solo le modalità di impiego. «Se è convocato vuol dire che i medici mi hanno dato l'ok e non corro rischi a farlo giocare. Non può essere al 100% dopo due allenamenti con la squadra, ma vederlo così carico mi fa piacere». Secondo Ranieri l'arma in più della Roma è «la serenità, perché il Milan ha detto sempre di puntare a vincere il campionato, di essere l'anti-Inter. E quindi per continuare a pensarla così i dovranno batterci: è una carica in più ma anche un peso. Noi invece la corsa la facciamo solo su noi stessi». E «scudetto» resta una parola vietata a Trigoria. «Per me è tutto deciso, l'ho già detto e lo ripeto: è solo l'Inter - dice l'allenatore testaccino - che può perdere questo campionato. Con il Milan vogliamo offrire un'ottima prestazione ai nostri tifosi che riempiranno l'Olimpico: questo è merito dei ragazzi e sono orgoglioso di loro». All'andata la vittoria dei rossoneri fu propiziata dagli errori in serie dell'arbitro Rosetti. Ranieri ricorda bene quella serataccia di San Siro e chiede la rivincita. «Speriamo di riprenderci quello che ci è stato tolto là. Con il Milan è iniziata la nostra macchia nera, abbiamo fatto tre sconfitte consecutive: Milan, Livorno e Udinese. Vediamo un po' se riusciamo a migliorarci. Peggiorare non possiamo». Proprio no.  

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