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Roma fermata a Napoli

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Claudio Ranieri

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NAPOLI - Beffa e rabbia. La Roma si ferma a Napoli quando stava per confezionare un colpo pesantissimo. Un rigore che non c'è concesso da Rizzoli ai padroni di casa fa allontanare i giallorossi dal vagone delle prime due. Inter e Milan vincono, la Roma frena dopo sette vittorie consecutive in campionato e il doppio ko fatale in Europa: ora il primo posto è distante sette punti, il secondo tre, con i rossoneri che arriveranno all'Olimpico sabato. Quello di ieri era un confronto tra squadre specialiste in rimonte: stavolta è Mazzarri a sorridere e mantenere l'imbattibilità casalinga. Ma il Napoli deve ringraziare Rizzoli dopo averlo maledetto: c'era un rigore su Quagliarella sullo 0-1, la compensazione arriva nel finale per un tocco di mano di Mexes in area dopo che il pallone era sbattuto sul fianco del francese. La Roma esce indiavolata dal San Paolo ma deve prendersela anche con se stessa. Come a Cagliari, dove aveva pareggiato l'ultima volta il 6 gennaio (sempre 2-2), si fa schiacciare dopo essere passata in vantaggio di due gol. Ci mette del suo Ranieri, che decide di inserire Faty al posto di Baptista subito prima dell'1-2 di Denis (il francese in realtà entra appena dopo il gol) e lascia in panchina per tutta la partita Cerci e Menez che nella notte aveva accusato un attacco influenzale. Il tecnico testaccino sorprende tutti sin dall'inizio: preoccupato dalla flessione fisica della squadra, la «copre» con la difesa a tre e cinque centrocampisti (ma i due esterni sono difensori, Motta e Riise) copiando l'assetto del Napoli. Julio Sergio non supera il provino della mattina e va in tribuna, in porta c'è ancora Doni. Il Napoli fa la partita del primo tempo ma non affonda. L'occasione migliore ce l'ha al 45' con una schiacciata di testa di Maggio. La Roma aspetta e prova a colpire con qualche ripartenza. De Rossi, pressato da Hamsik non riesce a far dimenticare l'assenza di Pizarro, Taddei corre tanto ma sbaglia ancora di più, Baptista fatica a carburare. Nella ripresa i giallorossi partono meglio e trovano il vantaggio al 14' grazie alla prima vera fiammata della Bestia che salta in area Pazienza e viene steso: rigore netto. Lo stesso Baptista sul dischetto trafigge De Sanctis che non prendeva gol in casa dal 6 dicembre. La reazione degli azzurri è immediata, Quagliarella viene toccato sulla suola da Juan in area ma Rizzoli è lontano e si affida all'assistente Copelli che vede male: giallo all'attaccante per simulazione invece di rigore ed espulsione a Juan, già ammonito. La Roma è spietata e con Vucinic trova subito il raddoppio: splendido il gol del montenegrino, al quinto centro nelle ultime sete gare. Sembra fatta ma il Napoli si rianima nel finale. Prima Denis, entrato al posto di Pazienza, riapre la gara a quindici dalla fine, poi il pasticcio di Rizzoli. Gli azzurri provano a vincere, la Roma va fuori di testa. Finisce in rissa e con tanti rimpianti per Ranieri.

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