I nostri arbitri contestati all'estero
Gli arbitri italiani insultati pure all'estero. Che Rocchi non fosse in forma si era visto già domenica scorsa quando a Palermo aveva preso decisioni solo a favore dei padroni di casa penalizzando pesantemente la Lazio, ma il fischietto fiorentino si è ripetuto ad Istanbul. «Arbitro ladro»: in Turchia non usano mezze misure per definire l'arbitro Rocchi del match di giovedì sera tra Galatasaray ed Atletico Madrid che ha condannato i turchi all'eliminazione. L'episodio incriminato è quello del minuto 80, quando il colombiano Perea perde palla contro Caner Erkin, nella sua area, e la blocca con la mano. Rigore non dato e giallo per Erkin per proteste: un giro di lancette dopo, il rosso per doppia ammonizione, ancora per proteste. Ora il club di Istanbul sembra voler organizzare una protesta ufficiale alla Uefa nei confronti dell'arbitro italiano che ha inciso sul risultato della partita: il punteggio era infatti di 1-1 e solo al 92' Forlan ha trovato il gol della qualificazione per gli spagnoli. Ormai anche in Europa stanno scoprendo la mediocrità della nostra classe arbitrale. Già oggi, dopo i veleni delle scorse settimane si vedrà che combinerà l'arbitro Romeo all'Olimpico. Un direttore di gara insolito, mai impiegato da Collina per gare di un certo livello. Tant'è, le lamentele di Lotito hanno prodotto una designazione discutibile e un deferimento per il presidente così come per i colleghi Mezzaroma (Siena) e Spinelli (Livorno). Peccato che giovedì anche Della Valle (Fiorentina) abbia ribadito gli stessi concetti e non sia stato ancora inquisito dalla procura federale solerte e puntuale con i piccoli club un po' meno con quelli più potenti, Fiorentina compresa.