Champions a tutti i costi

Un posto in Champions al riparo dal rischio preliminari. È diventato questo l'obiettivo primario della Roma dopo l'uscita a testa bassa dall'Europa League. Da domani a Napoli fino alla sfida di Verona con il Chievo del 16 maggio per l'ultima di campionato, restano quindici partite - Udinese permettendo - per difendere la posizione in classifica e cercare di cucirsi la stella sul petto con la decima coppa Italia. Ieri prima dell'allenamento i dirigenti e Ranieri hanno provato ad eliminare subito le scorie lasciate dal ko con il Panathinaikos in due riunioni separate a Trigoria. Dove la parola «scudetto» è sempre stata vietata e adesso lo è ancora di più. Nel «fortino» giallorosso c'era anche Rosella Sensi che però non ha partecipato agli incontri con la squadra. Prima la triade giallorossa - Montali, Conti e Pradè - ha parlato con i giocatori. Ufficialmente solo per ricordare che da oggi una bestemmia in campo può costare cara e chiedere al gruppo di comportarsi di conseguenza, in realtà l'occasione è stata sfruttata per dare una scossa. «Siamo una squadra forte, dimentichiamo subito la delusione di giovedì e ripartiamo. Dobbiamo centrare un posto in Champions e provare a vincere la coppa Italia»: ecco a grandi linee le parole usate per «rianimare» un gruppo abbattuto. Nel fisico e nella testa. Dopo i dirigenti, è toccato a Ranieri lavorare sull'aspetto psicologico della squadra. L'allenatore ha cercato di capire insieme ai giocatori i motivi del doppio black-out in coppa che ha ricordato quello di Cagliari e ha chiesto maggiore concentrazione. Il tutto senza urla ma con toni piuttosto distesi. Ranieri è preoccupato dalla situazione dell'infermeria. Per Napoli non recupererà nessuno e dovrà puntare su giocatori che non hanno avuto un rendimento pari al gruppo dei «titolari». Da Doni a Cerci, in tanti hanno deluso con il Panathinaikos e rafforzato la convinzione dell'allenatore di puntare sui «soliti» quando torneranno tutti disponibili. Dopo il Napoli, sabato 6 marzo arriva il Milan: la Roma chiede aiuto al suo pubblico (che non avrà al San Paolo) abbassando i prezzi dei biglietti, meno cari rispetto alla gara con il Catania nonostante si tratti di un big-match. Per la partita con i rossoneri una curva Nord costa 12 euro, una tribuna Tevere laterale 35, una Monte Mario 60. Si cerca un altro pienone all'Olimpico dopo quello di giovedì. Ma stavolta per fare festa.