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Mezza Inter a Udine

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AlessioCalicchia L'Inter, prima in classifica, ha mezza squadra fuori, tra squalificati e infortunati, il Milan, al completo sogna una rimonta-scudetto. Le due milanesi, nuovamente vicine (quattro i punti che le separano), affrontano la 26ª giornata del campionato di serie A con stati d'animo molto differenti. Nella conferenza stampa che anticipa il match con l'Atalanta, Leonardo abbassa i toni e invita tutti a mantenere i piedi per terra: «Non ha senso parlare di rimonta, è un torneo equilibrato in cui si attraversano momenti diversi. Ora è importante pensare all'Atalanta». L'unico motivo di preoccupazione in casa rossonera è il caso-Kaladze. Il difensore georgiano nei giorni scorsi si era sfogato per l'impiego molto ridotto. Ieri Leonardo ha chiuso l'argomento: «Capisco Kala e credo che sia normale per un giocatore abituato a giocare sempre, soffrire il non poter giocare. Ha capito che i modi in cui ha espresso il suo pensiero sono stati pesanti, ma non credo sia un problema il suo stato d'animo, è semplicemente la normalità di un giocatore che ha voglia di giocare. Per me questa vicenda è un capitolo chiuso». A Bergamo l'unico dubbio riguarda il centrocampo: Leonardo potrebbe concedere un turno di riposo ad Ambrosini, in vista della sfida con la Roma, e schierare Beckham nella linea mediana. In difesa dovrebbe giocare Favalli al posto di Thiago Silva, diffidato. Nella Milano nerazzurra invece i problemi di formazione non sono pochi. Il giudice sportivo ha ridotto la squalifica a Muntari, ma ha confermato i turni a Cambiasso e Mourinho, ancora in silenzio stampa. Problemi in difesa dunque per la gara con l'Udinese: sulle fasce giocheranno Maicon e Zanetti, mentre al fianco di Lucio dovrebbe giocare Materazzi, al rientro dopo l'infortunio muscolare. Qualora il campione del mondo non dovesse farcela, al suo posto scenderà in campo un Primavera. A centrocampo Mariga, per la prima volta dal primo minuto, affiancherà Stankovic, mentre alle spalle di Milito agiranno Pandev, Sneijder e Balotelli, che si gioca il posto con Eto'o. A testimoniare il clima teso in casa Inter, la decisione dello «Special One» di convocare tutti, infortunati e squalificati compresi: le rivali si avvicinano, la tensione sale e Mou non vuole fare a meno di nessuno.

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