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Battuta la Scozia nel Sei Nazioni, gli azzurri evitano l?ennesimo cucchiaio di legno RugbyMeta di Canavosio e Flaminio in delirio

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Bastavavedere cosa è stato il Flaminio riempito di entusiasmo azzurro prima, durante e, soprattutto, dopo il match. Proprio la folla ha segnato la meta più bella al 48' quando, per sostenere la mischia in difficoltà, ha intonato l'inno di Mameli con una partecipazione incredibile, capace di trasmettere una scarica di elettricità azzurra agli italiani sul campo. E poi gli abbracci dei giocatori al termine della partita, o le lacrime di commozione di Mallett davanti alle telecamere. La vittoria è un balsamo miracoloso, capace di rendere lieve il lavoro in allenamento che fino a ieri sembrava insopportabile e di esaltare le doti dei giocatori finalmente consapevoli delle proprie possibilità. Certo, molto è ancora da fare per avvicinare i migliori ma ora c'è qualcosa da festeggiare. La squadra ha grandi meriti avendo interpretato al meglio il piano di gioco nei primi 20' e avendo saputo reagire al ritorno degli scozzesi forti dei calci tattici chirurgici di Parks e di uno Jacobsen implacabile in mischia chiusa. L'inizio è tutto degli Azzurri, bravi a condurre le danze imponendo ordine tattico ed efficacia. La pressione costringe gli Highlanders nei propri 22 metri, al 10' Perugini «stappa» in mischia chiusa Murray che cede. Calcio di punizione che Mirco Bergamasco (4/4 dalla piazzola al termine) trasforma. Il 6-0 arriva dopo soli 3' grazie a un goffo fuori-gioco di Kellock, il sole di Roma arride agli Azzurri. A questo punto la Scozia si scuote, complici alcuni errori di Tebaldi nella gestione dell'ovale e nelle scelte di cui approfitta Parks trasformando la punizione al 21'. Castrogiovanni conferma il periodo di forma approssimativa al 29' quando regala possesso e territorio agli avversari con uno sciagurato calcetto anzichè correre dritto, come manuale comanda. L'azione conseguente porta al pareggio di Parks, 6-6. Il primo tempo finisce così ed è un bene, perché l'arbitro Pearson risparmia un giallo a Sole per fallo professionale. La ripresa si apre con uno splendido calcio piazzato di Mirco Bergamasco da 40 metri che riporta in vantaggio l'Italia e regala fiducia. La Scozia ruggisce e passa in vantaggio grazie a un drop e a un piazzato del solito Parks al 49' e al 65'. Ma gli Azzurri non sono morti. Mauro Bergamasco suona la carica con una serie di placcaggi devastanti mentre Canavosio, entrato al posto di un opaco Tebaldi, dona ritmo e vivacità agli attacchi italiani. Il più bello arriva al 67', in capo ad un drive insistito che lancia Canale nel cuore della difesa avversaria. Il suo off-load per Canavosio è poesia, il n. 20 plana sotto i pali. Il Flaminio libera la sua festa.

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