Roma, vietato sbagliare
Ora che il recupero della 17esima giornata di campionato ha stabilito che è il Milan la vera anti-Inter, Ranieri ha tutta l'attenzione dei suoi sulla gara di questa sera in Europa League. All'Olimpico arriva il Panathinaikos per una partita che la Roma non può sbagliare se vuole continuare il suo cammino in Europa. Ranieri, che ci crede eccome, ha da sistemare una «pratica» tutt'altro che semplice: si parte dal 3-2 dell'andata ad Atene. «Abbiamo il cinquanta e cinquanta - attacca il tecnico sulle possibilità di passare il turno - loro sono una squadra ben organizzata, giocheranno ad aspettarci per ripartire in contropiede, come nella gara di andata. Ci faremo trovare pronti per questo». Inutile insistere sulla questione «partita più importante dell'anno», perchè Ranieri è pronto alla replica. «È da settembre che me lo dite, da quando sono arrivato. Sì, è la più importante. E poi il Napoli sarà la più importante, perchè ragioniamo così noi. Ogni partita è un esame, differente. Questo è un esame estero, contro una squadra in testa al suo campionato e sappiamo che dovremo essere impegnati e concentrati al massimo». Al massimo ma senza poter utilizzare tutta la sua potenza di fuoco (oltre a Totti, Toni e Julio Sergio il tecnico giallorosso dovrà fare anche a meno di Pizarro), cosa però alla quale la Roma sembra ormai abituata. «Sì, fino ad ora la squadra sta facendo bene, sta mascherando le assenze importanti, non solo di Pizarro, ma anche degli altri che non posso convocare. Stiamo facendo bene ma dobbiamo continuare». Ovvio che da romano allenatore della Roma coltiva il sogno di poter riportare questo trofeo nella capitale. «Innanzi tutto, anche se sono romano devo farmi conoscere dai miei fratelli romani: non è che sanno molto di me. Per me ogni partita è l'ultima, vale un dentro o fuori: può essere Europa o campionato, amichevole, va giocata al cento per cento. Eppoi, dopo cinquanta anni, si chiamava Coppa delle Fiere, mi piacerebbe portare un trofeo a Roma. Ma non sarà facile, ce ne accorgeremo domani (oggi, ndr). Prima di tutto deve essserci il sogno, poi ci deve essere l'azione. Il sogno lo abbiamo detto, ma contano i fatti. L'altro sogno? Non ci pensiamo, l'Inter è di un altro pianeta, spingiamo tantissimo ma siamo ancora lontani: solo loro possono perderlo. E allora è importantissimo arrivare nei primi tre posti: quelli che ti garanstiscono di giocare la prossima Champions». Per farlo Ranieri avrà bisogno di tutti i suoi pezzi migliori: soprattutto di Totti. «Non credo né che con lui si sia sbagliato, né si sia perso tempo. Ha avuto infortuni su quel ginocchio. Il dottore che meglio di tutti lo conosce ci dà tempi e modi che noi rispettiamo, meglio non si può fare». Chiusura su Tifosi e Mourinho. «Spero che domani l'Olimpico sia pieno perché ne abbiamo bisogno. Quando lo riempiremo vorrà dire che saremo sulla strada giusta. Mourinho? È bravo a far sentire la squadra contro tutti e che è sola. I giocatori gli rispondono in questo senso. Tagliavento è stato bravissimo ma credo, senza voler far polemica, che il fallo di Milito è grave cosi come le proteste di Eto'o che ha abbracciato l'arbitro». Parole... ma da stasera serviranno a poco: da qui in avanti la Roma non può più sbagliare.