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La Lazio di Reja torna al passato

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L'allenatore della Lazio, Edy Reja, in Parma-Lazio

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«Penso che proveremo la difesa a quattro, ma è il mister che dovrà darci delle indicazioni». Stendardo ha ipotizzato, Reja ha eseguito. Questo è quello che è accaduto ieri a Formello: il difensore napoletano in conferenza stampa ha palesato la possibilità di un nuovo assetto difensivo contro la Fiorentina, e Reja sul campo ha sperimentato la retroguardia a quattro (che dovrebbe prevedere Lichtsteiner, Biava, Stendardo e Kolarov). Il tutto a fronte della forte contusione al piede di Radu (gli esami hanno escluso fratture), la cui assenza domenica scorsa ha messo in crisi i meccanismi di copertura biancocelesti, insieme con la difficoltà di Lichtsteiner e Kolarov di scalare velocemente sulla linea a tre di difesa, in fase di non possesso.   Il romeno, che non ha un vero sostituto di ruolo nel centro-sinistra, ha svolto differenziato sul terreno di gioco insieme a Dabo, ma per sabato è in forte dubbio. Dal 3-5-2, quindi, si potrebbe passare al classico 4-4-2, che diventa 4-3-1-2 in fase d'attacco con Mauri, che dalla sinistra tende a portarsi sulla trequarti. A destra in mediana Brocchi, con Ledesma e Matuzalem nel ruolo di centrali. In avanti Floccari ha l'influenza (oggi dovrebbe rientrare in gruppo), e Reja ha provato Zarate e Cruz. Al di là dei discorsi tattici, la Lazio deve ritrovare la mentalità da battaglia con la quale aveva vinto a Parma. Stendardo è ottimista: «Ognuno di noi deve dare qualcosa in più. Tutti devono starci vicino anche la stampa. Noto da parte dei miei compagni la paura di deludere i tifosi. Abbiamo giocato gare negative, ma non meritiamo questa classifica. La nostra rosa è di valore, non la cambierei con quella del Palermo» I tifosi, che vogliono disertare lo stadio per contestare la società, chiedono alla squadra la grinta giusta: «Siamo consapevoli della classifica – ha aggiunto Stendardo – abbiamo la bava alla bocca. Sabato giocheremo contro una grande squadra, poi i tifosi sono liberi di fare le loro scelte. Dobbiamo cambiare rotta senza alibi. Personalmente, sono orgoglioso di rappresentare la prima squadra della capitale.   Le mie motivazioni dopo il reintegro? Ho avuto stimoli enormi». Intanto però la società sta studiando un'iniziativa straordinaria: tutti i ragazzi del settore giovanile e le rispettive famiglie gratis in Tevere per fronteggiare l'emorragia dei tifosi che diserteranno lo stadio per lo sciopero della curva Nord.

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