Roma cogli l'attimo

«Stavolta ho visto l'Inter in tv, non Sanremo». I fluidi di Claudio Ranieri funzionano anche da spettatore. La capolista si ferma a San Siro e mostra segnali di nervosismo, così oggi pomeriggio la Roma ha l'occasione di portarsi a cinque punti dalla vetta. All'Olimpico arriva il Catania, i giallorossi devono dimenticare il ko di Atene e non vogliono perdere la ghiotta (e inaspettata) occasione di avvicinarsi all'Inter in attesa dello scontro diretto da giocare in casa a marzo. Venerdì ci aveva pensato Mourinho ad alzare i toni del duello a distanza tra le prime due della classe, parlando di una Roma brava a comportarsi da «povera» sul mercato solo quando deve acquistare giocatori. «Gli ha già risposto Montali - dice Ranieri - posso aggiungere che capisco Mourinho perché non si è mai trovato in questa situazione. Troppo facile passare da Abramovich a Moratti. Era tanto tempo che stava tranquillo, parlando così ha voluto caricare la sua squadra». Vedendo Inter-Samp l'ha fatto fin troppo. Ranieri risponde con aplomb al rivale e prova a spegnere i casi bollenti dello spogliatoio romanista. Il primo è Doni, che oggi dovrà sostituire l'infortunato Julio Sergio tra i pali dopo gli errori in Europa. «Il ragazzo è tranquillo. Anche a Cagliari avevamo avuto un black out e Doni non c'era. Si vuole trovare un colpevole, ma è tutta la Roma che ad Atene ha abbassato la guardia. Se giocherà con il Catania è una scelta scontata ma la tengo per me. Lo fischieranno? Io dico sempre "si ama la squadra". Se poi vogliamo fare dispetto alla moglie tagliamocele...». Mexes si aspettava di giocare col Panathinaikos, l'allenatore dà un'altra spiegazione: «Avevo parlato con lui prima della partita e la scelta è stata dettata dalle sue condizioni fisiche». Oggi ricucirà lo strappo facendolo giocare al fianco di Juan. Per Burdisso previsto un turno di riposo, Motta rischia di essere scavalcato nuovamente da Cassetti. Dalla Roma Ranieri si aspetta «una grande reazione. Prima o poi dovevamo perdere una partita ma i venti risultati utili consecutivi non ce li toglie nessuno. Ci siamo apparecchiati un pranzo con tante belle cose sulla tavola, adesso sta a noi decidere se mangiarle o alzarci e andare via. E non parlatemi di fortuna solo quando vinciamo». Baptista ha deluso anche in Europa e il tecnico riconosce che «Julio è molto più determinato quando entra a partita in corso», come a dire che oggi non sarà tra i titolari. Può essere un'occasione per Menez, che ricomporrebbe la coppia con Vucinic in attacco. Aspettando Totti e Toni.