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Lotito: "Ci vogliono danneggiare"

Claudio Lotito

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PALERMO - Da quattro domeniche consecutive, la Lazio viene puntualmente penalizzata dagli arbitri, alla fine anche il presidente Lotito si é scagliato contro la direzione di Rocchi, usando parole dure. «Non ho mai protestato contro gli arbitraggi - premette il massimo dirigente - anche se spesso siamo stati danneggiati. Ma ora dico che il calcio deve ritrovare credibilità. Sul rigore fischiato a Miccoli - ha poi spiegato - Muslera mi ha giurato sulla famiglia di non aver toccato l'avversario: Miccoli avrebbe avuto il coraggio di dirlo, glielo avessero chiesto?».   Una giornata cominciata male per Lotito che in aereo, incrociando circa cento tifosi, è stato costretto a effettuare tutto il viaggio all'interno della cabina di pilotaggio. «Certi giocatori devono andare a un corso da cascatori - ha continuato - non ho mai pensato che da parte degli arbitri ci fosse una certa volontà. Ma se è così, ce lo dicano e noi ci adeguiamo». Zamparini non è dello stesso avviso: «Quando ho sentito le parole di Lotito mi sono vergognato per lui, il rigore è indiscutibile». Senza presentare il dossier di un intero campionato, basta prendere in considerazione le ultime quattro giornate per dimostrare che Lotito - in questo caso - ha ragione a lamentarsi, partendo dal rigore subìto a Torino e assegnato per un fallo inesistente di Diakitè su Del Piero. La domenica successiva, contro il Catania, penalty negato ai biancocelesti per un fallo di mano in piena area di Alvarez dopo un tiro-cross di Mauri. Sette giorni dopo altro torto clamoroso contro il Parma: Floccari tira a botta sicura, Paci respinge oltre la linea di porta con un braccio. Il gol non viene assegnato, ma l'arbitro non concede neppure il rigore con conseguente espulsione del difensore emiliano. Ieri a Palermo l'ultimo episodio che il tecnico Reja evidenzia appena arriva in sala stampa. «Miccoli non è stato toccato - ha dichiarato l'allenatore - si è tuffato, ci sarebbe l'ammonizione per simulazione. Oltre al danno subiamo anche la beffa: Muslera era diffidato, salterà la Fiorentina». L'allenatore poi analizza la sconfitta sulla panchina. «Avevamo preparato bene questa partita - confessa Reja - poi dopo un minuto siamo andati sotto. I miei giocatori hanno lasciato troppi spazi, ma tra la linea di centrocampo e quella di difesa c'erano troppi avversari liberi. Abbiamo sbagliato: non ci si difende rinculando, ma andando ad aggredire i portatori di palla. Abbiamo preso due gol di troppo, mentre i problemi dell'attacco sono risolvibili. Comunque la squadra, al contrario di altre occasioni, ha reagito». Reja cerca di rianimare i suoi, di restituire morale e coraggio. «La squadra continua a essere timorosa - ammette l'allenatore di Gorizia - dobbiamo ancora recuperare autostima. Ho dei giocatori di qualità straordinaria, se troviamo consapevolezza nei nostri mezzi, possiamo fare ottime cose». La squadra tornerà ad allenarsi questa mattina.  

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