L'Italia resta di legno
VANCOUVER - La jella continua per l'Italia dello sci alpino: nel supergigante uomini Werner Heel venerdì scorso aveva sfiorato il podio per due centesimi di secondo mentre ieri, nel supergigante donne, Johanna Schnarf ha perso il bronzo per soli 11 miseri ma determinanti centesimi. Per giunta a ridosso nientemeno che di Lindsey Vonn: 1'20"88 contro 1'20"99. L'oro - in una gara piena di emozioni su un tracciato complicato come quello degli uomini su cui era difficile tenere la linea ed arrivare in fondo senza errori - è andato alla austriaca Andrea Fischbacher, 24 anni, due vittorie in coppa del mondo e solo un secondo posto in supergigante in questa stagione, a St. Moritz. L'austriaca ha rialzato un pò l'umore nerissimo della nazione dello sci per eccellenza che è uscita dalle gare veloci uomini senza una medaglia ed umiliata nel supergigante con il migliore - davvero il termine sbagliato in 14ª posizione. Argento, bella sorpresa, alla slovena Tina Maze e bronzo alla americana Lindsey Vonn, il che per lei è come una sconfitta. Quando è scesa la bionda statunitense si è infatti portata subito al comando con netto vantaggio e con una sciata ultrasicura, festeggiante e festeggiata per quello che ormai tutti consideravano il suo secondo oro olimpico: partita chiusa. Invece la gara non era ancora finita, anzi. Le condizioni sono infatti progressivamente cambiate con il sole che, passato sopra la Creekside, ha illuminato quasi tutto il tracciato migliorando in maniera determinante la visibilità su una pista che sino ad allora era stata praticamente in ombra. E così Lindsey si è vista passare davanti anche Fischbacher e Maze. Ed un brivido di preoccupazione le è corso lungo la schiena quando, pettorale 30, è venuta giù l'azzurra Johanna Schnarf, miss allegria per il carattere spigliato ed il sorriso accattivante. Classe 1984, pusterese di Valdaora, Johanna era venuta alle Olimpiadi per gareggiare nella sua disciplina, la supercombinata. Invece ha dovuto sostituire nelle gare veloci l'assente Nadia Fanchini, infortunatasi alla vigilia di Vancouver. Johanna ha fatto la sua parte sino in fondo, soprattutto in questa gara. Per le altre azzurre c'è il dignitoso settimo posto di Lucia Recchia ed il 14° di Elena Fanchini che però mai sono state realmente competitive. Altra gara storta invece per la bresciana Daniela Merighetti: per lei terza prova olimpica e terza prova non portata a termine per un qualche errore. Per le Olimpiadi dello sci alpino arriva oggi la gara di supercombinata uomini. Le previsioni annunciano ancora tempo eccellente.