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Passato, presente e futuro si incrociano nel match di oggi al «Barbera»: Reja contro Delio Rossi - ex di turno - avversario per un giorno degli aquilotti

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L'allenatorelaziale vuol trovare quella continuità di risultati necessaria per uscire dalle sabbie mobili: dopo il successo di Parma la Lazio cerca conferme, ma soprattutto punti. Dall'altra parte c'è un ex di prestigio che dopo quattro anni alla corte di Lotito ha sposato in corsa il progetto di Zamparini. «Vorrei tornare da Palermo con un risultato positivo - afferma in conferenza stampa Edy Reja The Normal One biancoceleste - vorrebbe dire che la Lazio è in crescita costante. Un risultato positivo significa fare punti - specifica - non voglio che venga scambiato un desiderio per un proclama a nove colonne: i punti possono essere tre, ma anche uno». Piedi per terra e pragmatismo: Edy Reja piace anche per questo ai tifosi laziali che giovedì scorso hanno invaso il centro sportivo per abbracciare la squadra. «Sono appena arrivato qui, e questi attestati di stima non possono che farmi piacere. L'affetto della gente ti carica, ti consente di lavorare con serenità. Abbiamo un centro sportivo molto bello - continua l'allenatore di Gorizia - abbiamo la possibilità di ospitare i nostri tifosi e sono felice di poterlo fare: è del tutto inutile lasciare la gente dietro ai cancelli, è giusto che i tifosi partecipino, anche nei momenti negativi. La contestazione con la Fiorentina? E' ovvio che da allenatore mi auguro che lo sciopero del tifo possa essere revocato, ma le parole non contano, valgono solo i fatti: dovremo convincere la nostra gente con i risultati». Lapalissiano, scontato, eppur efficace. Reja non ha mai vinto a Palermo, le statistiche non gli sono favorevoli. «Sono felice di questo - ammette il tecnico con un sorriso - prima o poi, per la legge dei grandi i numeri, arriverà una vittoria: spero sia questa la volta buona». Oggi l'allenatore friulano si troverà di fronte Delio Rossi, ex allenatore laziale e collega che ha avuto modo di illustrargli, in una telefonata - le caratteristiche dei suoi nuovi giocatori. «E' vero, ci siamo sentiti - conferma Reja - stimo molto Delio Rossi, è tra i primi cinque tecnici d'Italia. Abbiamo fatto una chiacchierata sulle qualità caratteriali dei ragazzi: lui ha allenato la Lazio per quattro anni, li conosce meglio di me». Poi inizia l'analisi della partita. «Il Palermo non dà riferimenti, hanno tre giocatori molto rapidi come Miccoli, Cavani e Pastore, ma in fase offensiva abbiamo anche noi delle armi importanti per metterli in difficoltà. Zarate ha dato il 102% negli allenamenti, ha lavorato benissimo. Sarà un ulteriore banco di prova, mi aspetto una prestazione intensa, attenta in fase difensiva, ma propositiva in avanti: non si può andare a Palermo solo per difendersi. Voglio vedere una squadra matura che sappia capire il momento per fare l'affondo. In settimana abbiamo lavorato molto, sia fisicamente che atleticamente. La condizione della squadra? Ho paura di forzare la mano, ho visionato le statistiche di un'unica partita, dovrò attendere prima di intensificare o alleggerire il lavoro. La crisi non si supera in una partita, i problemi non si risolvono con una settimana. Abbiamo bisogno di ulteriori prove - conclude il tecnico - servirà almeno un altro mese».

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