Invasione a Formello
Reja, il sergente buono, ha riportato il calore della gente vicino alla squadra, in un centro sportivo che negli ultimi mesi si era trasformato in un bunker impenetrabile sotto la gestione Ballardini, abituato a partitelle in famiglia rigorosamente a porte chiuse. Circa duemila tifosi sono accorsi a Formello che ha spalancato i suoi cancelli, su preciso input del tecnico laziale, per riabbracciare i propri sostenitori. Il sole ha illuminato il campo centrale, facendo da cornice ad un match che ha sancito un ritorno alla filosofia propria di Delio Rossi, che era riuscito attraverso il confronto diretto a creare un feeling particolare con i tifosi, superando anche i momenti più difficili, parlando con la gente. Ieri i laziali si sono goduti ogni minuto della gara contro la Nuova Tor Tre Teste, con compostezza, accompagnando le azioni dei biancocelesti con affetto. «Vinciamo a Palermo», ha gridato il pubblico laziale, che vuole salvarsi al più presto scacciando lo spettro della retrocessione. Applausi quando è scesa in campo la squadra, un'autentica ovazione ha accolto l'ingresso sul terreno di gioco del condottiero Reja. Il tecnico biancoceleste ha seguito la partita dalla panchina, senza dare particolari indicazioni. Poi, al termine dell'amichevole si é fermato a bordo campo firmando autografi ai tifosi. Anche Zarate (perfetta l'intesa con Floccari) è stato chiamato a gran voce, ed ha risposto sul campo con due gol ed una prestazione da incorniciare. Bene anche il dinamico Mauri, Ledesma e Matuzalem. Il brasiliano nella ripresa ha giocato da regista, sciorinando dribbling ed assist da spellarsi le mani. Al triplice fischio qualche coro contro Lotito. A tal proposito, oggi all'ora di pranzo, il sindaco di Roma Gianni Alemanno onorerà la promessa fatta ai sostenitori laziali al Gran Teatro in occasione della festa per i 110 anni del club: incontrerà in Campidoglio i rappresentanti della tifoseria per parlare del sentimento di disapprovazione nei confronti dell'operato della società.