Mourinho attacca gli arbitri
Ma senti da che pulpito arriva la predica. Come fa un tecnico che palesa intelligenza come Mourinho a lamentarsi per i torti arbitrali subiti? Possibile che tutto ad un tratto il portoghese sia diventato il «special one» del pianto? Forse anche lui inizia a sentire, seppur alla lontana, la pressione di una Roma che continua a non sbagliare un colpo e si ritrova a «soli» sette punti più sotto con lo scontro diretto da giocare all'Olimpico. Le sue frasi dopo il pareggio, immeritato, al San Paolo contro il Napoli gridano vendetta: «Non so se il risultato è giusto - ha detto a caldo il portoghese - il risultato va accettato. Ho fatto i complimenti a Rosetti ma poi mi hanno detto che c'è un rigore nettissimo, che si può paragonare a quello che lui ci ha dato contro nella partita di Bari. Il mani di Aronica è rigore. Purtroppo per l'Inter ha sbagliato due volte a Bari e a Napoli. Chissà, siamo noi che paghiamo il problema degli altri, perché quello che è successo a Torino, quando la Juve compete con il Napoli per un posto in Champions League, sicuramente condiziona un po' le decisioni». Tutto giusto se non fosse che la storia di questo campionato, per non parlare di qualche edizione passata (vedi 2007/08), dice esattamente il contrario. Sono almeno dieci gli «aiutini» che anche quest'anno hanno dato una mano alla corazzata di Mourinho: come se il «potere» sul mercato e un forza economica quasi illimitata non le dessero già sufficente vantaggio rispetto alle concorrenti. Subito in avvio un favore nella prima di campionato in casa contro il Bari (due espulsioni «graziate» e il rigore decisivo per il pareggio). Altro regalo, sempre in casa, due gionate dopo contro il Parma. Quindi primo «omaggio» in trasferta a Cagliari dove Orsato concede il rigore ai sardi ma non espelle Maicon: sempre lui, sarà un caso? E così avanti, senza risparmiare le squadre della capitale: contro la Roma Viera rompe uno zigomo a De Rossi e non viene nemmeno ammonito (per non parlare delle grazie concesse da Rocchi a Muntari e Thiago Motta). Poi con la Lazio, sempre a San Siro, il solito Maicon ribatte di mano un tiro di Baronio: rigore netto... per tutti, tranne che per l'arbitro Russo. Così avanti fino alla gara di tirono contro il Cagliari dove, con i nerazzurri in vantaggio per 2-0, viene annullato un gol buonissimo a Matri e Cordoba graziato per un falalccio su Jeda. Insomma Mourinho non ha molta materia per animare la sua contestazione e l'esternazioni di ieri hanno sosso anche coscenze antiche: sponda bianconera. Bettega infatti non se l'è tenuta e ha immediatamente replicato alle accuse mosse dal portoghese sul fronte bianconero. «La Juventus non ha mai messo il naso negli errori che capitano ad altri durante le loro partite. Forse sarebbe il caso che anche Mourinho non si preoccupasse degli errori che riguardano altre gare». Colpito... ma non affondato. L'acqua sul fuoco alla fine ce la mette, seppur senza risultato concreto il presidente nerazurro Moratti. «La direzione di Rosetti è stata ottima. Gli è sfuggito il fallo di mano in area, ma l'arbitraggio era difficilissimo considerando la forte pressione del pubblico, non era affatto una partita facile. Resta tuttavia il dispiacere per il fatto che né Rosetti né il guardalinee abbiano visto il rigore a nostro favore». Come dire, a me va bene così... saggio!