La priorità resta la qualificazione alla Champions

Siè suicidato, il Milan, in ginocchio ai piedi di Rooney, ma la lettera di addio era stata scritta quando Leonardo ha deciso di schierare Dida e Huntelaar, da film dell'orrore. All'Allianz Arena, la Fiorentina non ha fortuna, va sotto per un rigore, trova il pari, gioca mezz'ora in dieci per il rosso severo, ma non scandaloso, a Gobbi, il Bayern torna avanti a tempo quasi scaduto, gol irregolare. Ma il discorso qualificazione non è chiuso. Stasera di scena prima la Juventus, ospite dell'Ajax, declinante ma ricco di tradizione e storia, proprio come gli illustri ospiti, la Roma va ad Atene, dove l'attende il Panathinaikos. capolista del campionato greco, afflitto da poco gradevoli contrasti interni. Considerazioni sull'Europa League: difficile siano condivise dal tifo, che invoca quel trofeuccio in bacheca per porre fine a una prolungata crisi di astinenza, da verificare però il cartellino del prezzo. Arrivasse alla finale di Amburgo, la Roma avrebbe giocato sette partite in più rispetto al calendario canonico, e per buon peso una finale di Coppa Italia da conquistare in primavera, secondo le scadenze folli fissate da una Lega in perenne confusione mentale. L'Europa minore arriva, dopo otto mesi dall'avvio, a chiedere alle trentadue squadre superstiti un impegno pesante, con l'ulteriore handicap di giocare il giovedì sera. La Roma tornerà domani mattina dalla Grecia, la delicata partita di campionato con il Catania disperato sarà preparata in poche ore. Speriamo non si perdano di vista le priorità della stagione: nell'ordine, approdo in Champions dalla porta principale, dunque secondo o terzo posto per chi guarda ai miracoli con un filo di scetticismo; poi la Coppa Italia, al massimo due altre gare da giocare; infine Europa League, fascino dettato dalla fame, ma difficoltà oggettive tremende. Parere personale, questo, e sicuramente impopolare, ma un sano realismo raramente ha fatto danni. Stasera la Roma parte con il favore del pronostico, nell'ottica del doppio confronto, qualche assenza di rilievo, ma una formazione comunque affidabile, anche se dovesse dare forfait Pizarro.