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Biancocelesti pronti a ripartire La svolta in cinque mosse

L'esultanza di Zarate e Stendardo

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La Lazio non è fuori dai guai ma la vittoria di Parma rappresenta il classico momento fondamentale della stagione. Tutto in novanta minuti, se perdi sprofondi, se vinci ti rialzi, ritrovi morale e vedi l'obiettivo più vicino. Reja può sorridere perché è andato tutto bene, la sua prima Lazio ha convinto per praticità e forza fisica anche grazie ai correttivi operati dal nuovo corso. Dal suo arrivo a Formello il tecnico friulano ha lavorato soprattutto sulla «testa» dei giocatori convinto che l'organico biancoceleste sia di buona qualità e abbia quindi grandi possibilità di risalire in classifica. Reja ha portato serenità e normalità, è entrato subito in sintonia con la squadra. Non che Ballardini non ci abbia provato ma evidentemente non è riuscito nell'intento e i risultati lo hanno condannato all'esonero. La dichiarazione dopo la partita del «Tardini» sintetizza quanto accaduto la scorsa settimana. «Ho parlato con la squadra, poi sono stati i giocatori a scegliere modulo e formazione da schierare», ha ammesso candidamente l'allenatore della Lazio facendo capire che aveva voluto responsabilizzare il gruppo dopo gli ultimi risultati negativi. I colloqui individuali di Reja con i calciatori hanno dato subito frutti per rilanciare elementi che si sentivano ormai fuori dal progetto tecnico. Decisivo è stato il rilancio di Ledesma in mezzo al campo quasi la Lazio avesse ritrovato il giocatore in grado di dare alla manovra i giusti equilibri. Del resto l'argentino, seppure fosse assente dai campi di gioco da oltre nove mesi, ha saputo infondere tranquillità ai compagni e soprattutto è stato prezioso nei raddoppi sul lato in cui la squadra aveva bisogno del suo aiuto. Fondamentale è stato anche riavere Brocchi a buoni livelli oltre ad aver riciclato Lichtsteiner che Ballardini aveva emarginato. La gestione delle risorse è stata perfetta a Parma: Zarate, ad esempio, è entrato nel momento giusto con gli avversari stanchi e alla fine è risultato decisivo per la vittoria. Per ora Reja ha puntato sul 3-5-2 ma non ha escluso di ricorrere ad altri schemi nel caso le cose non dovessero andare bene. Aspettando Foggia e Matuzalem, l'inizio è stato confortante anche se la strada verso la salvezza è ancora molta lunga.

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