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Totti, nuova terapia contro il dolore

Francesco Totti (Foto Gmt)

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Non c'è pace per Francesco Totti. La «colpa» è sempre del solito ginocchio, quello destro, operato due volte: ad aprile 2008 per la ricostruzione del legamento crociato anteriore e lo scorso ottobre per la rimozione del menisco interno. Dall'ultimo intervento, il capitano della Roma non è mai riuscito a trovare continuità nelle presenze e negli allenamenti. Ha già saltato nove partite in campionato - che diventeranno dieci con la squalifica di domenica prossima - e le ultime due le ha giocate per metà. Oltre al colpo subìto dal difensore del Parma Paci a dicembre, che gli ha provocato un'infiammazione al tendine quadricipitale, è ancora il ginocchio a procurargli fastidio. Dopo due consulti dal professor Mariani a Villa Stuart, l'ultimo mercoledì scorso, il capitano della Roma ha iniziato una nuova terapia per cercare di allontanare il dolore. Oltre agli anti-infiammatori per il tendine, Totti si sta sottoponendo ad iniezioni di acido ialuronico. Una cura molto diffusa e indicata per i più svariati problemi, nel campo dell'ortopedia «sportiva» viene utilizzata nei casi di sofferenze cartilaginee. L'acido ialuronico è un componente naturale della cartilagine e le iniezioni hanno lo scopo di proteggere la stessa creando una sorta di «patina» attorno. Il risultato è una diminuzione del dolore e il recupero delle regolari funzioni articolari del ginocchio. I primi riscontri sono stati positivi: rispetto a Firenze, dopo i 45 minuti giocati con il Palermo sabato scorso il ginocchio stava meglio. Il problema di Totti è delicato ma nessuno ha preso in considerazione l'ipotesi di un altro intervento chirurgico. Anzi, Ranieri spera ancora di poter convocare il capitano per la gara di giovedì ad Atene con il Panathinaikos (verrà trasmessa in chiaro da Rete 4 alle 21.05) e pende dalle labbra dei medici. Di recente Totti è stato visitato anche da un fisioterapista esterno alla Roma che ha curato con successo altri suoi compagni. L'umore, ovviamente, non è dei migliori. Il capitano teme di perdere le residue speranze «Mondiali» e per nulla al mondo vorrebbe uscire di scena proprio ora che la stagione della Roma è nel pieno. «Anche se sta per morire - ha raccontato Ranieri - Francesco mi dice che sta bene», e questo la dice tutta sulla voglia del giocatore di esserci sempre e comunque. Ma ieri, tanto per cambiare, si è dovuto fermare: niente allenamento con i compagni in campo. Uno stop di tre-quattro settimane potrebbe aiutarlo a risolvere definitivamente i problemi: si valuterà nei prossimi giorni. A cominciare dalle convocazioni di domani per la trasferta in Grecia. Le riserve verranno sciolte in extremis. Una mano a Ranieri la sta tendendo Toni. Come da programmi, ieri l'attaccante è tornato a lavorare con il pallone: venti minuti in campo, con tanto di tiri in porta. Venerdì Toni dovrebbe rientrare in gruppo e lanciare la candidatura per un posto in panchina con il Catania. Più probabile che ce la faccia per il ritorno di Europa League del giovedì successivo per poi partire titolare a Napoli il 28 febbraio. Vucinic si è fermato per un'influenza ma dovrebbe partire per Atene, ancora fermo Mexes. Il problema del francese non è grave (ematoma sulla coscia), spetterà anche a lui decidere se rischiare o meno giovedì. Previsto un turn-over moderato: dentro Cassetti per Motta e Perrotta al posto di Brighi. Vista la «moria» di attaccanti anche Baptista ha parecchie chance di giocare.

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