La Roma strapazza il Palermo e sogna la rincorsa all'Inter
Il sogno continua! Quattro gol al Palermo pur non giocando una grande partita, sono un segnale più che chiaro anche per i maggior detrattori di questa Roma costretta a crederci e immaginare una rimonta ora più possibile che mai. Una notte a meno sei era il sogno della vigilia aspettando la difficile trasferta partenopea dell'Inter capolista, impegnata oggi al San Paolo un campo sul quale non vince da trecidi anni e che già a Parma ha mostrato una leggera flessione. Basta un Totti a mezzo servizio, un Julio Sergio perfetto e un Brighi in formato stellare per avere la meglio di un Palermo che probabilmente è stata la miglior squadra vista quest'anno all'Olimpico: ma un po' delicata nel reparto arretrato (complice anche una serata decisamente «no» dell'ex Bovo). Il risultato finale non fotografa alla perfezione una gara nella quale la Roma ha sofferto all'inizio, ha dovuto stringere i denti, far fronte alla squadra molto ben messa in campo da Delio Rossi e quindi uscire allo scoperto per vincere la gara. A dir poco chirugici i colpi dei giallorossi che aprono con Brighi (ma c'è la deviazione galeotta di Bovo), raddoppiano con Baptista appena entrato nella ripresa (e che torna al gol in campionato quasi un anno dopo: ma anche qui grande assist di Brighi) e chiudono la gara ancora grazie alla botta da fuori del centrocampista che sigla in una serata più della metà dei gol realizzati quest'anno con la Roma: cinque in totale. E non è servito nemmeno l'errore della terna arbitrale a cambiare i valori in campo quando però la gara era già indirizzata dalla parte di Ranieri. Giusto fischiare il fallo di Taddei su Pastore (appena entrato per Simplicio), un po' meno la decisione di Tagliavento di decretare il rigore visto che l'episodio si è verificato nettamente fuori dall'area giallorossa. Così è e Miccoli rianima una flebile speranza nei cuori rosanero, subito riammutoliti dal sinistro implacabile di Riise che chiude i giochi sul 4-1: per lui sesto gol stagionale, quarto in campionato (tre dei quali in 21 giorni)... non male per un terzino. Il resto lo dicono i numeri che parlano di un Ranieri inarrestabile: eguagliato il primato di Capello con venti risultati utili consecutivi e passo da capolista. Cinquantadue i gol realizzati dai giallorossi che, in ventiquattro giornate, fanno una media superiore a due reti a partita: pazzesco. E pensare che i sei punti di ritardo dall'Inter capolista, almeno per una notte, equivalgono alle due giornate che la Roma ha giocato a inizio stagione con Spalletti. Ranieri forse ci pensa ma non lo dice. Per Rossi invece un altro boccone amaro... altro che derby: questa Roma, adesso, aspetta e castiga.