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Autostima: Edy Reja ha già fatto la diagnosi

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Persalvare una squadra sfiduciata serve qualche risultato positivo. Il nuovo allenatore della Lazio ha idee chiare, semplici, essenziali. Come essenziali sono state le parole con cui il tecnico si é presentato alla stampa. «Ringrazio il presidente per l'opportunità che mi sta concedendo - ha dichiarato l'allenatore di Gorizia - quella biancoceleste é una piazza importante, é un club dalle grandi tradizioni. Lotito ha avuto il merito di insistere molto. Allenare la Lazio é altamente stimolante». Reja ha ereditato una squadra sfiduciata, senza gioco e con un organico extra large. Il tecnico traccia immediatamente un solco dettando i nuovi dogmi. «Sono abituato a lavorare con venti giocatori più i tre portieri - annuncia - ho a disposizione due uomini per ogni ruolo, chi si fa trovare pronto gioca, chi non è in forma resta fuori». Il tecnico guarda in faccia la realtà, va dritto al concetto, senza addolcire le parole. «Al momento siamo retrocessi - sottolinea Reja - i giocatori sono sbandati, timorosi, e quando vanno sotto di un gol si lasciano andare. A questa squadra serve autostima, possiamo ritrovare la fiducia soltanto ottenendo qualche risultato positivo. Devo entrare nella testa dei miei giocatori - confessa - i ragazzi devono essere consapevoli della loro stessa forza, la Lazio ha un organico valido, importante: la squadra vale un posto dal decimo posto in avanti, questo organico non può stare in fondo alla classifica. Fisicamente la squadra sta bene - confessa l'allenatore - in questi due giorni dovevamo fermarli tanto era l'entusiasmo e la voglia di far bene. I giocatori schizzavano da una parte all'altra, avevano una grande carica. Spero che anche in partita mettano in campo tutta questa energia. Mi accontenterei di vedere una squadra viva fino al novantesimo. Il modulo? Partiremo con il 3-5-2, e spero che questo modulo sia quello giusto.Ma studierò anche altre alternative: le scelte che farò dovranno esaltare le qualità dei singoli giocatori, il modulo va adattato alle caratteristiche dei calciatori che ho a disposizione». La sfida di oggi contro il Parma al Tardini non appare tra le più agevoli: il tecnico friulano riproporrà l'argentino Ledesma dal primo minuto, lasciando in panchina Zarate. «Il calendario non è facile - ammette - ma sono ottimista. Ledesma? Può ritrovare la forma migliore soltanto giocando con continuità. Zarate? Ha qualità straordinarie così come Floccari, Rocchi, Inzaghi e Makinwa. Devo tenere tutti in considerazione e pensare all'equilibrio della squadra». Come annunciato dallo stesso tecnico, sarà 3-5-2: Muslera confermato tra i pali, difesa a tre con Biava, Stendardo e Radu. A centrocampo - da destra a sinistra - Lichtsteiner, Brocchi, Ledesma, Mauri, Kolarov. In attacco Floccari e Rocchi.

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