Roma, il sogno continua

È già successo! Campionato 2007/08, sulla panchina giallorossa sedeva ancora Luciano Spalletti e la Roma (tanto per cambiare) inseguiva l'Inter capolista con undici lunghezze proprio alla 23esima giornata. La Roma sfiorò quel tricolore che ebbe, seppur in via assolutamente virtuale, cucito sul petto per 51 minuti: prima della devastante doppietta di Ibrahimovic a Parma (tra l'altro poi la Roma a Catania chiuse sull'1-1). Perché allora non crederci adesso che i punti di ritardo dalla squadra di Mourinho sono «solo» nove. E nella capitale è già scattato il tormentone «rimonta»: il popolo romanista ci crede eccome e gli spifferi che filtrano dai muri di Trigoria, nonostante il «low profile» imposto da Ranieri, fanno intuire come anche la squadra un pensierino ce lo abbia fatto: e anche qualcosa di più Al ritorno di fiamma ha contribuito il pareggio dell'Inter contro il Parma (i casi della vita...), ma soprattutto il modo nel quale è maturato.  L'Inter di Mourinho al Tardini non è sembrata la corazzata inaffondabile che aveva ucciso il campionato in avvio di stagione. E riuscire a diminuire il distacco già nella prossima uscita sarebbe un ottimo viatico per il morale gli stimoli della banda di Ranieri. L'Inter andrà a casa del Napoli di Mazzarri che al san Paolo non fa sconti a nessuno. I giallorossi, che in casa non sbagliano un colpo da una vita, all'Olimpico affronteranno il Palermo probabilmente senza Simplicio. Insomma la Roma potrebbe ridurre ulteriormente il ritardo dalla vetta in vista dello scontro diretto in programma a fine marzo. Lì si deciderà tutto o quasi, perché potrebbe essere l'ultimo treno per Totti & Co. che in questo ultimo scorcio di campionato continuano ad avere un ruolino di marcia da scudetto. Numeri alla mano nelle ultime dieci giornate la Roma ha realizzato ventisei punti a dispetto dei ventuno conquistato dagli uomini di Mourinho. Aspettando il recupero di Totti, ma soprattutto la possibilità di poterlo utilizzare in coppia con Luca Toni, Ranieri prova a tenere vivo l'interesse dei suoi senza dimenticare però le priorità. Una su tutte: vietato a Trigoria parlare di scudetto... Sarà!?