Reja: "Lazio, ti salvo io"
Poco più di mezz'ora guardandosi negli occhi, i giocatori da una parte, Edy Reja dall'altra. È nato così il patto per la salvezza della Lazio in un centro sportivo di Formello blindato dalle forze dell'ordine nel timore di nuove contestazioni. Il neo tecnico biancoceleste è sbarcato a Roma poco dopo mezzogiorno, è stato portato a Formello da una macchina guidata dal team manager Manzini e poi, dopo un pranzo veloce, ha tenuto a rapporto la squadra. Infine il primo allenamento con il gruppo che proverà a portare fuori dalla zona calda della classifica la Lazio di Lotito. All'arrivo a Fiumicino poche parole ma molto chiare sull'obiettivo da raggiungere: «I giocatori della Lazio li conosciamo bene: sono bravi, il valore c'è, è una squadra che merita e sono contento di aver preso questo incarico. Sono sicuro che la Lazio si salverà. Zarate? È un campione assoluto ma ce ne sono anche altri in rosa. Il modulo? Devo ancora vedere, valuteremo nei prossimi giorni». La decisione di lasciare l'Hajduk è stata sofferta ma alla fine ha prevalso la voglia di dimostrare che l'esonero di Napoli della scorsa primavera era stato ingiusto. «Il cuore mi diceva di restare a Spalato ma la testa di andare. Avevo troppa voglia di accettare questa sfida», ha detto l'allenatore goriziano. L'ottimismo di Reja sulla possibile salvezza è rivelato dal suo procuratore, Marko Naletilic: «Per lui è una grande occasione, la Lazio è un club importante. Il presidente Lotito ha fatto di tutto per portarlo a Roma, sono sicuro che Reja salverà la squadra». Ieri, come detto, il primo allenamento mentre nel tardo pomeriggio è arrivato a Formello il presidente Lotito per incontrare il tecnico goriziano. È stato il primo contatto ufficiale nel corso del quale è stato firmato il contratto che legherà Reja alla Lazio fino al giugno 2011 (guadagnerà 950.000 euro). Fissato anche il premio salvezza da 100 mila euro che, una volta tanto, Lotito spera di pagare. L'incontro è stato molto cordiale e non ha fatto altro che far crescere il rimpianto del presidente per non aver chiuso prima il rapporto con Ballardini. Soddisfatto della scelta anche il diesse Tare: «Ringraziamo Ballardini ma abbiamo puntato su Reja per la sua esperienza in piazze importanti. Ledesma? È con la squadra, se l'allenatore lo vuole prendere in considerazione, il giocatore potrà scendere in campo dalla prossima partita». Da una parte l'euforia, dall'altra la tristezza di Ballardini e del suo staff. Molto presto hanno lasciato il centro sportivo il tecnico e Melandri, mentre gli altri due membri del suo staff Regno e Rinaldi hanno svuotato le loro stanze nel pomeriggio. Ballardini non ha voluto parlare, se n'è andato in silenzio così come era arrivato. È apparso sollevato dalla decisione di Lotito, l'ambiente romano non lo sopportava più. Ha preteso la lettera della società che certificasse l'esonero, vorrà fino all'ultimo centesimo del contratto firmato la scorsa estate. E questa non è di sicuro una buona notizia per Lotito che sperava di risparmiare qualcosa. Ma la salvezza della Lazio viene prima di tutto.