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I calciatori inglesi dicono no alla campagna anti-omofobia

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Icalciatori avrebbero infatti deciso di non prestare il loro volto nel timore di diventare oggetto di scherno da parte dei fan. L'episodio evidenzia come l'omosessualità nel mondo del calcio britannico - che a fatica è riuscito a sconfiggere il razzismo negli ultimi anni - sia ancora oggi un tabù duro a scomparire. La campagna era stata ideata all'inizio del 2008 ed una delle idee elaborate dall'agenzia pubblicitaria Ogilvy era stata quella di realizzare un video con un gruppo di calciatori da mostrare negli stadi a metà partita e da far circolare su internet. Il sindacato dei calciatori (PFA), la federcalcio inglese (FA), e l'associazione per i diritti gay Stonewall sono state tutte coinvolte nel progetto, ma quando il PFA ha contattato i giocatori la risposta è stata negativa. Ogilvy è stata dunque costretta a modificare la propria campagna, realizzando un altro video dal contenuto molto forte, ma che la FA ha deciso all'ultimo minuto di non utilizzare. Il video mostra una persona mentre urla insulti omofobici al lavoro e sottolinea come l'omofobia non dovrebbe essere accettata nemmeno sugli spalti. Ma nonostante il video sia già stato terminato, la FA ha deciso di prendere tempo.

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