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Vancouver 2010 a caccia dell'impresa

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Carolina Kostner

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Ai Giochi di Torino 2006 furono cinque medaglie d'oro e sei di bronzo. A Vancouver, chissà: si punta a migliorare il bilancio, ma è ovvio che le speranze sono di tutti e solo alcuni torneranno a casa con il sorriso. Potrebbe comunque accadere che si faccia meglio di quattro anni fa, specie se lo sci alpino darà una mano come invece non era successo all'epoca. VANCOUVER 2010 - Lo speciale multimediale Risultato: il nono posto finale nel medagliere era arrivato grazie alle imprese di Enrico Fabris (due ori, di cui uno in staffetta, nel pattinaggio velocità), all'eterno Zoeggeler (slittino), allo splendido Di Centa (50 km di fondo) e ai suoi compagni della staffetta 4x10 km. Tutti ancora protagonisti in Canada, ma ovviamente non potranno garantire bis in serie. Ecco allora che salta fuori lo sci alpino: chiamato al riscatto, obbligato a lanciare segnali di vita e magari anche a dare ragione ad Alberto Tomba, il quale si è detto certo che i suoi eredi porteranno a casa almeno quattro medaglie. Le premesse ci sono, va detto: in stagione, Blardone e Razzoli hanno vinto rispettivamente in gigante e speciale, Manfred e Manuela Moelgg si sono piazzati tra i primi tre, lo stesso hanno fatto Simoncelli, Heel, Staudacher, Brignone e Karbon. Immaginarli tutti in gita e basta sulle nevi canadesi non è bello e c'è da sperare che non sia così: chiaro che giocherà una parte importante l'aspetto psicologico ma, insomma, dopo il digiuno di quattro anni fa la voglia di riscatto potrebbe far bene agli azzurri. Non ci saranno Giorgio Rocca, infortunatosi una quarantina di giorni fa e poi ritiratosi, e soprattutto Nadia Fanchini, con entrambe le ginocchia ko e ora alle prese con un futuro problematico nonostante la giovane età. Quanto ai già citati campioni olimpici in carica, stanno tutti bene: Zoeggeler ha appena vinto la sua 9ª coppa del mondo di slittino, Fabris è il solito animale da battaglia nel pattinaggio velocità, Di Centa è uomo che si esalta nei momenti importanti e che, con Piller Cottrer, Checchi e Zorzi potrebbe anche vincere la 4x10 di fondo. In campo femminile le atlete di punta sono Arianna Follis e Marianna Longa: atlete mature, saranno certamente protagoniste nella gara a inseguimento, l'una più forte nella frazione a tecnica libera, l'altra migliore in quella classica. Per la Follis c'è speranza di podio anche nella 10 km a tecnica libera, così come potrebbe regalare qualche soddisfazione insieme a Magda Genuin nella sprint a tecnica libera a squadre. Poi ci sono Carolina Kostner (pattinaggio di figura), Manuel Pietropli (snowboard), Alessandro Pittin (combinata nordica) e Oberstolz-Gruber (slittino). In attesa poi di altre liete e inattese novelle.

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