L'ultima corsa di Franco
Tragedia nel mondo del ciclismo azzurro. Il commissario tecnico della Nazionale Franco Ballerini è morto in un incidente durante il rally Ronde di Larciano (Pistoia) non molto distante da dove abitava. Era il navigatore del pilota Alessandro Ciardi che ha riportato la frattura del bacino e non è in pericolo di vita. La loro auto, una Renault Clio R3, si è schiantata contro il muro di una villa. Secondo una prima ricostruzione, pare che all'uscita da una curva, l'auto sia finita con le ruote sull'erba del bordo strada, le gomme avrebbero perso aderenza mettendo in difficoltà il pilota che non è più riuscito a controllare il posteriore dell'auto che ha finito per schiantarsi contro il muro ad una velocità presunta tra i 100 e i 120 km orari. L'auto ha sbattuto proprio sul lato destro, quello di Ballerini. Il ct, che lascia la moglie Sabrina e i figli Gianmarco (16 anni) e Matteo (11), è stato soccorso da una equipe del 118. Le condizioni sono apparse subito gravissime: è iniziata la rianimazione, ma è stata una manovra disperata. Ballerini è morto poco dopo, durante il trasporto verso l'ospedale di Pistoia. La Camera Car della vettura è stata sequestrata dalla polizia. Si sentirebbero le ultime parole del Ct e gli agenti potrebbero trarre nuovi elementi per comprendere le cause dell'incidente. Tra i primi ad arrivare a Pistoia c'era Paolo Bettini il ciclista che più di altri era legato al commissario (i due avevano corso anche dei rally insieme). «Ho perso un grande amico - ha detto tra le lacrime -, anzi un fratello. Ci conoscevamo dall'89, siamo stati in squadra insieme, poi nella Nazionale con lui ct. Grazie alla sua regia ho affinato la mia maturazione ed ho vinto l'oro olimpico nel 2004 e i due Mondiali nel 2006 e nel 2007». Numerosi poi i messaggi di cordoglio. Il presidente del Coni Gianni Petrucci si è detto «sgomento» per l'improvvisa scomparsa di Ballerini che «non era solo un grande Ct era anche un grande amico. Non solo il mondo del ciclismo, ma tutto lo sport piange ora una grande persona». Il presidente della federciclismo italiana Renato Di Rocco ha ricordato il legame di «stima e profonda amicizia» con il selezionatore azzurro esprimendo «il grande dolore personale e di tutto il movimento ciclistico» mentre il presidente dell'Uci Pat McQuaid ha espresso il dolore per «una tragedia che ha colpito tutto il mondo del ciclismo». Visibilmente scosso anche il ct della Nazionale di calcio Marcello Lippi: «Franco e io eravamo amici: quando stamattina ho saputo della sua tragedia sono crollato».