Vietato sottovalutare i viola
Arrivatoa quota diciotto, ha l'occasione per portarsi a una lunghezza dalla lunga serie del suo illustre predecessore. La Fiorentina è indietro di dieci punti, ma spesso le cifre non sono del tutto attendibili, dai viola segni di ripresa anche nella sfortunata trasferta mlanese di Coppa Italia. Al Franchi, poi, la tradizione non sorride amorevolmente alla Roma, anche un monumento come Francesco Totti è alla ricerca del suo primo gol in casa viola. Vigilia tiepida, riscaldata a beneficio del popolo dal siparietto a distanza tra Ranieri e Prandelli, tema la panchina azzurra. Al di là delle battute, è lecito chiedersi quale interresse abbia un tecnico, lautamente retribuito da un club prestigioso, a dimezzarsi lo stipendio e beccarsi insulti non soltanto dai media cittadini, ma da quelli di tutta Italia. Oltre a tutto, affrontando un lavoro molto diverso da quello attuale, in materia non mancano gli esempi illustri, e non soltanto in Italia. Altri pensieri privilegiano per ora la mente dei due tecnici, a cominciare da una sfida ricca di suggestioni. Dalla vigilia romana, la nota più significativa è l'aspirazione, espressa da Ranieri, di poter fare di Vucinic il Delvecchio che così determinante peso aveva avuto sulla corsa verso lo scudetto. Da vedere se il montenegrino accetterà, come aveva fatto Supermarco, di rinunciare alle attitudini di bomber per un lavoro oscuro al servizio della squadra. Per la Lazio, attualmente impegnata in contenziosi legali senza fine, la visita del vecchio amico Sinisa, votato a salvare il Catania e non lontano dall'impresa. Ballardini recupera Floccari e presenta gli ultimi arrivati, Biava e soprattutto Hitzlsperger. Per l'egemone coppia milanese, a San Siro l'insidia del Cagliari, Allegri contro Mourinho come nella recente votazione. A Bologna, un Milan che vuol riscattare la recente parentesi nera. Palermo avanti, Simplicio appena entrato col vittoria al Parma e lacrime, lo aspetta la Roma. Per Zaccheroni, un punticino a Livorno non è il massimo della vita, bomber improbabili Filippini e Legrottaglie. Tutta da assimilare la nuova difesa a tre, certo è che quando gioca la Juventus gli esteti possono spegnere la tv.